Perché i missili da crociera Tomahawk sono così importanti per l’Ucraina

Lecito chiedersi in questi giorni per quale motivo i missili da crociera Tomahawk siano così importanti per l’Ucraina. I missili da crociera Tomahawk, di fabbricazione statunitense, rappresentano un significativo potenziale di escalation nel supporto all’Ucraina. Sono notevolmente più potenti degli ATACMS, con una gittata che va dalle 700 alle 1500 miglia (circa 1126-2414 km), superando di gran lunga le 190 miglia degli ATACMS. Volando a bassa quota, i Tomahawk sono difficili da rilevare e possono essere lanciati da piattaforme navali o sottomarine.

Un vantaggio cruciale per Washington è che la cessione di questi missili all’Ucraina non intaccherebbe le riserve militari statunitensi, scongiurando il rischio di un “America First” come avvenuto con i Patriot.

missili da crociera Tomahawk
missili da crociera Tomahawk

I dettagli sui nuovi missili da crociera Tomahawk

Secondo l’Institute for the Study of War (ISW), i Tomahawk potrebbero “ridurre significativamente l’efficacia in combattimento dell’esercito russo” in prima linea. A differenza dei droni ucraini, che hanno carichi limitati, questi missili possono distruggere obiettivi strategici. La variante con un raggio d’azione di 2.500 km metterebbe sotto tiro circa 1.945 obiettivi militari russi.

Tra i bersagli chiave raggiungibili, l’ISW segnala la fabbrica di droni Shahed a Yelabuga e la base aerea Engels-2, cruciale per i bombardieri strategici russi. I Tomahawk, già impiegati in scenari come l’Iraq e la Siria, offrirebbero a Kiev una capacità offensiva di lunga gittata e alto impatto.

La campagna ucraina “DeepStrike”, finora basata sui droni, sta già ostacolando le operazioni e le linee di rifornimento russe. In meno di due mesi, Kiev ha colpito 85 obiettivi di alto valore in territorio russo, tra cui 33 siti militari e 52 strutture militari-industriali, producendo munizioni, droni e carburante. Il potenziamento di questa strategia con missili a lunga gittata infliggerebbe ulteriori danni al Cremlino.

In attesa di aiuti esterni, l’Ucraina ha avviato la produzione in serie del suo nuovo missile da crociera, l’FP-5 “Flamingo”. Sviluppato internamente, vanta una gittata di 3.000 km e una testata da 1.150 kg. Sebbene i test e la produzione richiedano ancora tempo, l’Economist ritiene che il “Flamingo” possa portare la campagna DeepStrike a un nuovo livello, potendo eludere le difese aeree cambiando costantemente le traiettorie.

Il missile, chiamato e colorato di rosa dalla CEO Iryna Terekh, ha vantaggi logistici. Utilizza motori turbofan sovietici ricondizionati e fusoliere in fibra di carbonio che ne velocizzano la produzione (solo sei ore per unità). Attualmente ne vengono prodotti 2-3 al giorno, con l’obiettivo di arrivare a sette entro fine mese. Con un costo di circa 500.000 dollari, il “Flamingo” è significativamente più economico di un Tomahawk, sebbene sia meno preciso

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