La Corea del Nord ha dopo diffuso dichiarazioni che minacciano guerra contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti, chiarendo la possibilità di utilizzare anche armi atomiche. Esaminiamo allora, in questo nuovo momento di tensione, gli armamenti della Corea del Nord, in particolare i suoi missili, tra gittata, limiti e potenzialità.
Produttori, fornitori, vendita armi
Bunker antiatomico: quanto costa e come sceglierlo
Bunker antiatomico: quanto costa, quale tipologie esistono e come sceglierlo? La paura per un possibile attacco nucleare continua a balenare, ciclicamente, all’attenzione della popolazione, come di recente avvenuto per via delle pesantissime minacce lanciate dalla Corea del Nord. Dopo che il progetto Ecofeudo dell’autista di Grillo, Walter Vezzoli, è finito sotto i riflettori con i suoi bunker antiatomici, l’argomento è tornato a interessare un numero ancor più largo di cittadini.
La detenzione di armi antiche in Italia
Le norme per la detenzione di armi antiche in Italia fanno riferimento alla legge 110/75 e al D.M. del 14 aprile dell’82. Le armi antiche (come anche quelle artistiche o considerate rare) non ricadono nella normativa delle armi comuni, e nemmeno in quella per armi da guerra: per esse occorre tuttavia fare una denuncia alle autorità, e quando si raggiunge un certo quantitativo di armi è necessario richiedere una licenza di collezione.
Remington 1911 R1: torna la storica semiautomatica
Ricordate il revolver Remington 1911? Ai cultori delle armi Remington per il nuovo anno è stata dedicata una sorpresa non delle più prevedibili: la casa produttrice di tante storiche armi da guerra e civili delle quali abbiamo già talvolta parlato, come la colt-m1911, il fucile militare m24-remington, il remington-700, l’m40-remington, apre il 2012 con il rifacimento della Remington 1911, il cui nome prende ora in aggiunta la sigla R1. Dopo ben novantuno anno, la storica pistola torna, modernizzata ma intatta nelle caratteristiche tradizionali. Si tratta del modello che nel 1917 le Forze Armate degli Stati Uniti commissionarono alla Remington in numero assai cospicuo, e che fece quindi parte in modo molto dignitoso della storia della Prima guerra mondiale.
G36 H&K al restyling: nasce l’HK50 da 5.56
La progettazione del popolare G36, presente tutt’oggi nel mondo in numerose versioni, ed utilizzato in recenti operazioni militari, è iniziata da parte della tedesca Heckler & Koch nella seconda metà degli anni ’70. In precedenza, il fucile d’assalto classicamente in dotazione dell’esercito tedesco era il G3 Bundeswehr, sempre della Heckler & Koch. Il G36 nasce proprio dall’esigenza di sostituire questo antiquato pezzo d’artiglieria. Dapprima il modello ottenuto fu chiamato G11, ed aveva cartucce da 4.73. La progettazione fu lunga e complessa, e ne erano state incaricate una serie di ditte tedesche in concomitanza tra loro. Tutte facevano capo alla più importante H&K.
G36 Heckler & Koch: le versioni
Il G36 della Heckler & Koch tedesca è un fucile d’assalto progettato negli anni ’70, ed attualmente ancora in uso. Il funzionamento si basa su un sistema a recupero di gas tramite pistone a corsa breve autoregolante. La composizione è costituita prevalentemente di polimeri ed inserti in acciaio, il che fa di questo fucile un’arma molto resistente e dal peso non leggero ma contenuto quanto più è stato possibile nel caso di questo potente strumento d’artiglieria. Sono numerosissime le varianti del G36, popolare peraltro anche tra gli appassionati di soft air. La versione di fantasia più popolare dei G36 tedesco è il GB36s, presente nel videogioco Swat 4.
G36 Heckler & Koch usati dai ribelli libici al regime di Gheddafi
Fucili d’assalto G36 prodotti dalla celebre Heckler & Koch tedesca sono stati trovati in possesso dei ribelli al regime di Gheddafi, in Libia, nel periodo immediatamente precedente la morte del
Enfield SA 80: Prima guerra del Golfo e successive modifiche
La configurazione finale adottata per l’Enfielad Sa 80 dopo le varie trasformazioni che il prototipo ha subito nel tempo, dovute anche alle scelte militari della Nato, è quella di un fucile automatico abbastanza pratico come arma individuale, grazie alla particolare conformazione con canna inserita nel calcio, e grilletto posizionato anteriormente al meccanismo di sparo ed al caricatore. Con questa particolare struttura si è riusciti a costruire un’arma dalla lunghezza ridotta, che però presentasse una canna di dimensioni comunque elevate: lo scopo era aumentare la precisione di tiro rispetto a quella garantita da fucili a canna più corta.
PSG1 Heckler & Koch, fucile tedesco di Nocs e Gis nostrani
Il PSG1 della casa produttrice tedesca Heckler & Koch è stato progettato negli anni ’70 ed è attualmente in uso presso gli eserciti di ben venticinque nazioni nel mondo. La commissione per il progetto partì dal governo della Repubblica Federale Tedesca, all’epoca Germania dell’Ovest, in occasione della strage del 1972, a seguito dei malaugurati episodi che ebbero luogo durante le Olimpiadi di Monaco. La situazione precipitò e la sicurezza pubblica ne subì le gravi conseguenze passate alla storia, a causa dell’inadeguatezza delle forze dell’ordine a fronteggiare avvenimenti imprevisti. Peraltro, i terroristi furono inaspettatamente in numero molto superiore rispetto ai tiratori scelti che furono inviati a contrastarli. Ad ogni modo, per lo più fallirono il bersaglio.
M85 Parker Hale: il rivale dell’Artic Warfare
L’ M85 della Parker Hale è un fucile di precisione britannico da cecchino, nato in competizione con l’Artic Warfare della Accuracy International nei primi anni ‘80. Fu quest’ultimo a vincere l’appalto e ad essere adottato tra le armi d’ordinanza dell’esercito britannico, ed anche come arma in dotazione di vari corpi di polizia del Regno Unito, oltre ad essere impiegato anche da vari altri eserciti Nato, come quello svedese. Ciò non toglie che l’M85 si collochi a pieno titolo tra le armi di precisione maggiormente apprezzabili anche in ambito internazionale. Il suo range effettivo è di 900 metri circa, per un calibro .308 Winchester.