Il G36 della Heckler & Koch tedesca è un fucile d’assalto progettato negli anni ’70, ed attualmente ancora in uso. Il funzionamento si basa su un sistema a recupero di gas tramite pistone a corsa breve autoregolante. La composizione è costituita prevalentemente di polimeri ed inserti in acciaio, il che fa di questo fucile un’arma molto resistente e dal peso non leggero ma contenuto quanto più è stato possibile nel caso di questo potente strumento d’artiglieria. Sono numerosissime le varianti del G36, popolare peraltro anche tra gli appassionati di soft air. La versione di fantasia più popolare dei G36 tedesco è il GB36s, presente nel videogioco Swat 4.
Più pratica del G36 in versione standard, il G36K, sempre prodotto dalla celebre Heckler & Koch. La K aggiunta al nome in questo caso è l’abbreviazione di Kurz, ovvero “corto”, nella lingua tedesca. Abbiamo poi la versione compatta, chiamata G36C, estremamente piccola rispetto all’originale e che garantisce una potenza di fuoco pressoché uguale, e comunque degna di una buona mitragliatrice pesante. La versione leggera è stata chiamata MG36, ha la canna rinforzata ed è provvista di caricatore di tipo C-Drum da 100 colpi. Altre tre varianti che differiscono un po’ dal G36 classico, sono il G36E, il G36KE ed il MG36E, che hanno raggiunto un alto grado di popolarità ed un buon livello di utilizzo soprattutto presso l’esercito spagnolo.
Nelle diverse versioni del G36 Keckler & Koch, le differenze più sostanziali sono quelle date dai viversi organi di mira di questo potente fucile d’assalto. iroodestinate al mercato estero quale l’esercito spagnolo, che sono leggermente differenti dal fucile originale. Mentre la versione classica ha un duplice organo di mira con ottica red dot ed ottica con ingrandimento fisso 3.5x, notevole è, ad esempio, la dotazione del G36C, che grazie ad una slitta Picatinni Mil Std – 1913 situata al posto del normale supporto da trasporto del fucile, consente l’installazione di vari ricambi, sicché di volta in volta il tiratore può usare lo strumento di mira più idoneo all’operazione.
(Nella foto, il maniglione del G36C, con ottica integrata)