Il grande Bertha, la sicurezza di Parigi in pericolo

di isayblog4 Commenta

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Bertha era il nome dato dai francesi al supercannone costruito dalla Krupp e venne utilizzato dai tedeschi per bombardare Parigi durante l’ultimo periodo, tra i mesi di marzo e ottobre, della prima guerra mondiale; in effetti, il primo proiettile-granata cadde il 23 marzo del 1918 e l’attaccò durò, cin modo intermittente, fino al 1° ottobre dello stesso anno facendo registrare il lancio di 898 proiettili causando 402 morti e 810 feriti.

La granata destinata alla città di Parigi era costituita dalla sezione inferiore da un bossolo con 70 kg di polvere: la quantità di polvere veniva variata allo scopo di compensare la temperatura e l’usura della canna.

Il cannoneggiamento di Parigi iniziò con una batteria di tre obici disposti a triangolo nella foresta di Crépy distante 112 km da dalla capitale francese. La distanza veniva percorsa in circa tre minuti con un’altezza massima della traiettoria di 39000 metri: la velocità iniziale della granata, lunga circa 105 cm, era di 1600 m/s, dopo circa 25 secondi raggiungeva l’altezza di 19200 metri ad una velocità di 900 m/s e ben presto era in grado di raggiungere 670 m/s all’altezza massima per poi discendere a 19200 metri con una velocità di 900 m/s.L’obice utilizzato dall’esercito imperiale tedesco per bombardare Parigi si basava su un cannone della marina da 380 mm. L’industria tedesca Krupp realizzò diverse varianti dell’arma, ma l’obiettivo principale era quello di ottenere un cannone in grado di perforare tre metri di cemento armato e le fortificazioni che disponeva l’esercito nemico.

All’interno della canna del cannone della marina fu inserito una canna più lunga e di calibro da 120 mm, lungo la canna furono anche applicati diversi manometri che servivano a misurare la pressione all’atto dello sparo allo scopo di dosare la quantità della carica di lancio. Complessivamente la canna misurava oltre 35 metri con un peso di 78 tonnellate e occorrevano almeno settanta militari per gestire l’arma e successivamente fu poi posizionato in uno speciale affusto a rotaie alto oltre sette metri.

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