La figura intermedia del contractor

di isayblog4 Commenta

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Secondo il diritto internazionale esistono differenti tipologie di combattente anche se quello che riveste una posizione privilegiata è sicuramente il combattente legittimo, ovvero il militare appartenente alle forze regolari di uno Stato che ha diritto a portare le armi, ad esercitare la violenza bellica e ad essere trattato, in caso di cattura, come prigioniero di guerra. Le convenzioni di Ginevra qualificano come combattenti legittimi anche le forze armate irregolari, cioè le milizie e i corpi volontari, ma li assoggetta ad una disciplina più rigida delle forze armate regolari, e i partigiani, forze armate irregolari che combattono quando il nemico occupa il territorio nazionale.

Ciò dimostra che il diritto è in continua evoluzione interprete delle mutate condizioni culturali e sociali tanto da contemplare, in un futuro prossimo, anche il contractor: un combattente moderno che interpreta, in modo sicuramente estremo e originale, un rapporto di lavoro con una società privata.Oggi il contractor non può essere una figura professionale da trascurare anche perché è connesso direttamente con l’industria delle difesa, ricordiamo che in Iraq e in Afghanistan la maggioranza dei soldati presenti sono contractor, tanto che, da più parti, si chiede sempre con maggiore insistenza un riconoscimento giuridico visto che in seno alle Nazioni Unite esiste un progetto di convenzione e un codice di condotta per i fornitori di servizi privati di sicurezza.

C’è chi vede il contractor come una figura che sta in mezzo tra il militare e la guardia giurata; in effetti, la guardia giurata è un privato cittadino in possesso dei requisiti necessari al rilascio di un titolo di polizia che opera all’interno di uno Stato. La figura della guardia giurata non è regolata dal diritto  internazionale, ma dall’ordinamento interno e, nel caso italiano, la norma che regola le attività della guardia giurata sono contenute nel Testo unico delle leggi sulla Pubblica Sicurezza.

Per il Testo Unico italiano la guardia giurata è definita come guardia particolare giurata ed è autorizzato alla tutela dei beni, mobili ed immobili di privati o enti (anche pubblici), ma non delle persone. Le guardie giurate fanno riferimento quasi sempre ad un Istituto di vigilanza privata, ma anche a enti o privati proprietari dei beni da tutelare. Il porto della pistola, di cui sono quasi sempre dotate, è per la difesa personale, o meglio per legittima difesa, anche di terze persone.

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