La spada bastarda, anche definita spada a una mano e mezza, presenta caratteristiche intermedie tra la spada classica a una mano e la spada a due mani o spadone. Le varie peculiarità che la pongono a metà strada fra le altre tipologie di spade medievali e rinascimentali permette al combattente di poter utilizzare tecniche di scherma a loro volta peculiari. Secondo molti storici la spada bastarda è andata diffondendosi per contrastare l’efficacia sempre maggiore delle corazze (specialmente di piastre).
La lunghezza della spada bastarda varia dai 110 ai 140 cm, il peso tra 1,2 e 1,6 kg. La lama della spada è dritta e affilata su entrambi i lati, con una punta triangolare sempre a doppio filo. L’elsa presenta una manica a una mano e mezza, spesso con due pomoli collegati. Ciò permette una grande versatilità nelle modalità di impugnatura, che si possono variare a seconda della distanza dall’avversario, del tipo di manovra che si vuole compiere, dell’equipaggiamento dell’oppositore e altro.
Quasi sempre la spada bastarda presenta un ricasso, ovvero una parte di lama non tagliente subito dopo l’elsa, che sebbene di dimensioni inferiori a quelle del ricasso degli spadoni, permette di variare gli attacchi a seconda delle situazioni: la spada può essere impugnata con una sola mano risultando leggermente più lunga e più pesante delle normali spade a una mano, guadagnando in potenza di impatto. Nel medioevo era tuttavia importante, per riuscire a infliggere gravi o definitive ferite agli avversari, assestare colpi precisi nelle giunture delle corazze: ecco allora che l’arma in certi momenti poteva essere impugnata anche a due mani (con la mano debole sul ricasso) in modo da poter aumentare la repentinità e al contempo la violenza dei colpi a corto raggio. Questa tecnica viene in genere definita come “mezza spada”.
La spada bastarda era inoltre una tipologia di spada apprezzata anche dai cavalieri medievali e rinascimentali, per i quali spade più corte e leggere risultavano poco efficaci. La spada bastarda permetteva di mantenere una certa agilità nei movimenti (a differenza dello spadone) garantendo comunque una buona potenza di impatto.
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Il termine corretto sarebbe longsword, quindi diventa semplicemente spada lunga, spada ad una mano e mezza è un’aberrazione di età vittoriana.