Per gruppi di uomini speciali chiamati a compiere operazioni speciali ci vogliono armi speciali; i reparti speciali italiani, militari e non, dispongono di una vasta gamma di armi di ogni tipo in modo da avere sempre la giusta dotazione richiesta per le specifiche della missione da compiere.
Per quanto concerne l’armamento degli Incursori del COMSUBIN oltre ad avere le classiche armi in dotazione a tutte le forze speciali, per la loro prerogativa di impiego in ambienti acquatici, essi prediligono armi in genere resistenti all’acqua o addirittura subacquee.
Dopo il grande successo riscosso dalla pistola mitragliatrice
Ci sono armi che in alcuni periodi storici sono divenute leggenda sia per l’utilizzo in visione positiva che in visione negativa; una delle icone del ventesimo secolo in fatto di armi, famosa nel mondo anche grazie al cinema, è la pistola mitragliatrice UZI di fabbricazione israeliana. Quest’arma è stata utilizzata negli anni da eserciti, forze di polizia, forze speciali ed agenzie di intelligence di molti Paesi del mondo ma allo stesso modo è stata largamente utilizzata da terroristi di ogni fazione e da bande criminali di vario genere.
C’è un posto di controllo e vedete una pattuglia della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri, il capopattuglia vi ferma con la paletta e notate l’altro agente che a distanza vi tiene sotto controllo indossando un giubbotto antiproiettile e impugnando un’arma particolare che somiglia a una grossa pistola ma non lo è; tutti la chiamano mitraglietta: è la
La HK MP5 (Heckler und Koch Machinenpistole model 5), per gli amici MP5, è una pistola mitragliatrice ideata dalla casa tedesca Heckler & Koch (HK) negli anni sessanta. Già dalla Seconda guerra mondiale la Heckler und Koch di Obendorf in Germania, si affermò come una delle case produttrici di armi più importanti d’Europa; il suo successo era imperniato sulla produzione del fucile G3 divenuto successivamente una delle armi standard della Nato.