Il gioiello di John Garand

di isayblog4 Commenta

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Esiste un legame che unisce in modo indelebile il fucile conosciuto come Garand M1 a John Garand della Springfield Armory, ovvero John Garand è stato colui che realizzò l’M1, un fucile progettato negli anni ’20 ed entrato in servizio solo nel 1936.

Il Garand è stato utilizzato con successo nella seconda guerra mondiale anche con la bomba da fucile controcarri M9A1; in effetti, il Garand, grazie alla presenza di un tromboncino a bicchiere inserito sulla volata, poteva anche essere utilizzato per sparare la granata M91A che, grazie alla spinta impressa, poteva assumere una gittata di almeno 100 metri.

Il Garand è stato, senza dubbio, il fucile più interessante, sia in termini di progetto che di efficienza, prodotto dalle industrie militari americane nel corso della seconda guerra mondiale.

Con il Garand, provvisto di tromboncino, era possibile lanciare bombe illuminanti e di tipo controcarro. La versione M1 era un fucile di tipo manuale con calibro 0,306 come, tra l’altro, anche le sue successive varianti fino ad arrivare alla versione NATO con 7,65 x 51.

Il modello M1 presentava una larghezza della canna di 610 mm e una lunghezza di 1107 mm con un peso complessivo di poco più di 4 kg, per la precisione 4,3.

Il proiettile lanciato dal Garand M1 poteva ottenere una velocità iniziale di 855 m/s sfruttando la rigatura destrosa a passo costante, 25,4 cm, e un’alimentazione basato su serbatoio bifilare da 8 colpi con munizioni Springfield 7,62 x 63 mm, Pedersen o NATO 7,62 x 51 mm.

Il Garand M1 era un fucile semiautomatico a presa di gas, ovvero il gas prodotto dallo sparo viene recuperato e utilizzato per riarmare l’otturatore e il caricatore. Il fucile utilizzava uno stripper clip da otto colpi che, una volta esaurito, veniva espulso dalla cucchiaia elevatrice. Il Garand M1 aveva anche in dotazione  una baionetta dal peso di 454 grammi e con una lunghezza di 390 mm.

Oltre alla versione tradizionale venne anche prodotto una variante appositamente realizzato per tiratori scelti denominate M1C e M1D.

Il Garand permetteva anche di estrarre un caricatore parzialmente utilizzato aprendo il castello manualmente ed azionando il pulsante del meccanismo di ritenzione della clip posto sulla sinistra del castello.

Particolare cura doveva essere posta nell’operazione di caricamento; infatti, l’otturatore poteva chiudersi in modo inaspettato.

Il Garand M1, prodotto in oltre cinque milioni di esemplari, è, in realtà, il capostipite di una vasta famiglia composta da differenti versioni con caratteristiche del tutto particolari ed è, a quanto risulta,  ancora in produzione anche se con caratteristiche e versioni differenti.

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