Per chi si avvicina al Softair da autodidatta può capitare di avere una prima impressione sconfortante: cioè necessità obbligatoria di dotarsi di costosissime attrezzature di altrettanto difficile reperimento. C’è da dire che in rarissimi casi questo timore potrebbe essere fondato ma in genere per praticare il Softair, almeno a livello dilettantistico, basta poco: un’attrezzatura di tipo base ed un abbigliamento idoneo a dare le protezioni minime.
L’attrezzatura base per un Softgunner prevede: una Air Soft Gun (arma ad aria compressa), replica di una vera arma da fuoco, che spara pallini da 6 mm in plastica biodegradabile; qualche caricatore di riserva per l’arma e relativo munizionamento (pallini); occhiali protettivi o maschera facciale di protezione, elementi fondamentali in quanto proteggono il viso e soprattutto gli occhi da accidentali urti con i pallini sparati durante gli scontri, un berretto/cappello o, sarebbe preferibile, un caschetto replica di un elmetto militare.
In genere per la pratica del
Il Softair in genere comprende una vasta gamma attività che vanno dal semplice gioco ad una vera e propria attività sportiva, passando per attività ricreative incentrate su simulazioni di tipo militare e dotate di tutte le caratteristiche tattico-stragiche che sono proprie di vere azioni militari.
A volte un gesto fatto per caso, o per scherzo, si ingigantisce divenendo qualcosa che magari qualche anno dopo avrà un successo di livello mondiale; pare che un giorno di circa 30 anni fa sia successo qualcosa dalla quale è nato un gioco, considerato oggi sport di quadra: è il Softair.