I reparti GIS e le operazioni MSU

Sulla base delle direttive del Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Arma dei Carabinieri partecipa a diverse missioni all’estero con diversi reparti integrati in organismi interforze secondo precise norme che ne regolano la composizione ed il funzionamento.

Il Gruppo d’Intervento Speciale, GIS, partecipa attivamente agli impieghi operativi della MSU con ruoli speciali e delicati, inclusi la caccia a criminali di guerra o in missioni che sono definite di tipo chirurgiche.

Le missioni sono molteplici anche se quelle più importanti sono certamente le Multinational Specialized Unit (MSU) di SFOR e KFOR, con oltre 600 uomini, i Reparti di MP a seguito della forza multinazionale in Bosnia-Herzegovina, Kosovo ed Albania (SFOR, KFOR e rear KFOR), il contingente impiegato in Etiopia-Eritrea nella Missione UNMEE.

Arruolarsi nei GIS

È scontato: per entrare nel reparto speciale GIS dell’Arma dei Carabinieri è necessario diventare un carabiniere. In effetti, anche se il Gruppo Intervento Speciale attinge a man bassa dal Tuscania è altrettanto vero che il Tuscania è un reparto dell’Arma dei Carabinieri.

Per accedere all’Arma è necessario superare il relativo concorso e, come qualsiasi altro concorso pubblico, è necessario possedere diversi requisiti inclusa la cittadinanza italiana e il pieno godimento dei diritti civili e politici, aver compiuto, alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda di arruolamento, il diciassettesimo anno di età e non superato il ventiseiesimo: il limite di età è elevato a ventotto anni per i giovani che hanno già prestato servizio militare.

GIS, Italia: le pistole Glock della serie 9×19

Le pistole della casa costruttrice austriaca Glock sono oggi utilizzate da diversi corpi di polizia: dai reparti speciali fino alle organizzazioni di polizia più tradizionali, inclusa la rinomata FBI americana.

In particolare la Glock G23 fu scelta, in dal 1982, dall’FBI insieme alla G22 con calibro 0.40 perché, oltre ad offrire maggiore energia cinetica, assicura maneggevolezza, estrema precisione e consente di essere facilmente e rapidamente smontata; in effetti, è composta da 32 parti incluso il caricatore.

Gis, Italia: le armi leggere e la Glock 17

Qualsiasi reparto speciale è una struttura elitaria e, per via dell’esigenza di essere costantemente pronta in ogni luogo e sotto qualsiasi condizione, ha la necessità di utilizzare armi in grado di affrontare ogni esigenza operativa. Non solo, il GIS, come qualsiasi struttura simile, deve verificare ogni sistema d’arma al fine di selezionare la propria dotazione per qualsiasi tecnica di intervento. Non esistono indicazioni ufficiale sulle possibilità di difesa e di attacco dei componenti del GIS perché, com’è ovvio, ogni informazione di questo tipo sono strettamente riservate anche se, grazie alla letteratura in gioco, è possibile presumere che il corpo scelto dell’Arma dei Carabinieri utilizza due modelli di pistole: l’italiana Beretta 92 fs e la Glock in tecnopolimeri austriaca da 17 e 23 dell’omonima casa austriaca.

La Glock 17, basata su calibro da 9 mm Parabellum, divenne da subito l’arma in dotazione dell’esercito austriaco. Le caratteristiche tecniche della pistola sono molto interessanti perché riesce a coniugare efficienza e precisione con particolare attenzione alle sue prestazioni che l’hanno vista nel tempo superare altri modelli magari più blasonati.

GIS, Italia: un percorso che viene da lontano

Il GIS, o il Gruppo d’Intervento Speciale, è un corpo speciale dell’Arma dei Carabinieri fondato e organizzato negli anni di piombo come risposta dello Stato alla situazione delicata e grave in fatto di ordine pubblico. L’Arma dei Carabinieri è stato il primo corpo militare italiano che si dotò di un particolare e speciale gruppo d’intervento armato basato su carabinieri appositamente scelti e addestrati al fine di garantire alta professionalità e rapido impiego in ogni situazione e in qualsiasi luogo.

Il vero fondatore e ispiratore di una nuova strategia antiterrorismo è stato senza dubbio Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica e Ministro dell’Interno, tanto che ai suoi funerali tenuti a Sassari nel mese di agosto del 2010 è stata chiamata, oltre ad una rappresentanza dei Granatieri di Sardegna, anche una rappresentanza del Gis, i gruppi di intervento speciale dei carabinieri, e il Comando dei subacquei incursori della Marina (i famosi Comsubin) con le loro caratteristiche tute verdi e i paracadutisti del Col Moschin dell’Esercito.

La Glock17 della Polizia USA

Glock 17, l’affidabilità della pistola austriaca in tecnopolimeri

Tommy Lee Jones nel film U.S. Marshall impugna una GlockUna delle pistole più apprezzate dagli appassionati di tiro dinamico nonché dagli uomini delle Forze Armate e Forze dell’Ordine di tutto il mondo,  resa famosa soprattutto dal cinema perché utilizzata in molti film d’azione, viene dall’Austria:  è la Glock 17.

Questa pistola viene prodotta dalla fabbrica d’armi austriaca Glock. L’azienda nacque nel 1963 nei pressi di Vienna, a Deutsch-Wagram, come opificio per la lavorazione di plastica e acciaio. Il fondatore dell’azienda, l’ingegnere Gaston Glock, seppe combinare al meglio i due materiali per la produzione di armi e sistemi d’arma rendendo l’azienda molto competitiva nel settore e divenendo fornitore dell’esercito austriaco; le forniture riguardavano inizialmente supporti per mitragliatrici, coltelli, granate da addestramento, etc..

Soldato USA in battaglia armato di M4A1

Fucile d’assalto M4, dai Reparti Speciali ai Marines

Soldato USA spara con un M4A1 Una delle armi più conosciute e più apprezzate da eserciti e forze di polizia di tutto il mondo, per versatilità, resistenza e affidabilità in combattimento, è il fucile d’assalto M4.

Quest’arma fece la sua prima comparsa nel 1994 alla fiera per le armi da difesa di Abu Dhabi, come  variante di un altro ben noto fucile d’assalto, l’M16A2, e come evoluzione diretta della carabina utilizzata dai soldati americani stanziati per la guerra nel Vietnam della famiglia AR-15 denominata XM177E2 in calibro 5.56 mm.