Armi chimiche: classificazioni della Convenzione Onu

di isayblog4 Commenta

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Abbiamo parlato già della pericolosità delle armi chimiche di tipo moderno, e della storia delle armi chimiche più antiche. Più insidiosi delle armi nucleari, quelle  chimiche e batteriologiche non hanno necessariamente bisogno di una deflagrazione per distruggere. Una delle più conosciute è l’antrace, che non è propriamente un’arma chimica ma piuttosto un’arma biologica. In questo caso alcuni microorganismi (la tossina botulinica, la ricina e la saxitossina) producono in modo naturale sostanze nocive. Anche se scientificamente l’antrace è catalogata tra le armi biologiche, politicamente rientra tra quelle chimiche, e fa parte di una lista nera che rientra nella Convenzione internazionale sulle armi chimiche del 1993.

Tra le armi di distruzione di massa, come classificate dalle Nazioni Unite, rientrano tutti i tipi di armi chimiche. Lo stoccaggio e la produzione di queste sostanze è vietata dalla già citata Convenzione del 1993. In base a questo documento, le armi chimiche attualmente conosciute sono divise in tre classi, a riempire altrettante liste:  vediamole.

Della prima lista di armi bandite dagli accordi internazionali le più importanti sono la iprite, la lewisite, il gas  nervino, la ricina. Fanno parte di quelle classi di sostanze che possono avere scopo di ricerca scientifica, anche se il loro uso è per lo più vietato.
Della seconda lista fanno parte il dimetil metilfosfonato, da cui fu prodotto in tempi successivi il sarin, sostanza che può fare da ritardante in caso di incendio, e che può avere un certo uso militare. Abbiamo poi il tiodiglicole, sostanza da cui è stata separata l’Iprite, che è usato anche come solvente per inchiostri. Tutte queste sostanze sono attualmente vietate, ma a livello industriale hanno avuto anche un uso legittimo.
Della terza lista di sostanze vietate dalla Convenzione fanno parte il fosgene, la cloropicrina, ed altri composti chimici usati in passato in campo industriale e commercialie. La cloropicrina è un tipo di fumigante, mentre il fosgene è un composto da cui sono state originate diverse materie plastiche di uso industriale.

 

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