La mitragliatrice M240 viene considerata l’erede moderna dell’ormai anziana mitragliatrice M60, dalla quale riprende i principi di funzionamento e buona parte della dislocazione, nonché la variante statunitense della FN MAG 58 belga; quest’arma viene prodotta dalla divisione americana dell’azienda belga Fabrique National des Armes Herstal ed utilizza caricatori a nastro con cartucce calibro 7,62 × 51 mm.
L’M240 fu entrò in servizio per la prima volta nel 1977 montata su carri armati dell’US Army ma poco alla volta si è diffusa fino ad oggi come arma per ogni applicazione utilizzata da esercito e marina. Pur conservando molte caratteristiche della progenitrice M60 la nuova mitragliatrice se ne distingue per una maggiore affidabilità, grazie ad un migliorato e più complesso sistema di recupero gas di sparo, funzionando così meglio e con minore manutenzione. Il prezzo di questi miglioramenti purtroppo si ritrovano nella maggiorazione di costi e peso (12,5 Kg).
Il fucile
Tutti sicuramente ricordano Arnold Schwarzenegger, Silvester Stallone e tanti altri attori, nelle scene di centinaia di film, scaricare interi nastri di mitragliatrice contro i nemici, a volte imbracciata anche con una sola mano, ma pochi sanno di che tipo di arma si tratta; è la mitragliatrice americana M60 calibro 7,62 x 51 mm NATO.

L’avrete visto in migliaia di film di guerra…il soldato tedesco che da una postazione fissa, in genere un bunker, mitraglia ogni cosa che vede muoversi; sapete quel soldato con cosa sta sparando? Semplice spara con una mitragliatrice MG 42 (Maschinengewehr 42) calibro 7,92 mm.

Le navi della classe Stalwart sono state concepite come unità di sorveglianza e rilevazione marina della US Navy, USA.
Già da prima della seconda guerra mondiale i fanti dell’esercito italiano avevano in dotazione un fucile d’assalto automatico: era il

A cavallo tra i due conflitti mondiali tra Italia e Germania, furono sperimentati alcuni modelli di armi lunghe con funzione di tiro automatico (raffica) o selettivo (colpo singolo), che utilizzassero cartucce con calibro da pistola, i cosiddetti mitra. Tra tutte spiccavano, gia nel 1915, l’italiana Villar Perosa mod.15 calibro 9 Glisenti delle fabbriche FIAT, e la tedesca Bergmann MP 18 calibro 9 mm Luger. In Italia il grande successo della Villar Perosa mod.15 era soprattutto dovuto al grosso volume di fuoco sparato da un arma che poteva equipaggiare mezzi leggeri come biciclette, aerei o trasportate da fanti per essere utilizzate su treppiedi. La