La classe Ootori, o anche denominata Ōtori, nasceva nel 1934 per un incidente marittimo che coinvolse l’allora capoclasse Tomodzura; in effetti, la Tomodzura si capovolse durante alcune prove in mare per il peso eccessivo degli armamenti dell’unità navale.
In base ai trattati internazionali che dovette stipulare il Giappone, in primis il trattato navale di Londra, alla marina militare giapponese non venne più concesso di costruire unità navali di grande tonnellaggio e, per questa ragione, il Giappone, così come alle altre potenza militari, fece ogni sforzo per approntare unità navali con la maggior concentrazione di armi e apparecchiature su scafi di dimensioni e tonnellaggio ridotti allo scopo di cercare, in un certo senso, di eludere il trattato.
La nave da battaglia Moltke è stata la risposta della marina imperiale tedesca al dominio britannico sui mari; in effetti, gli incrociatori della classe Moltke, anche se erano più lente di quelle britanniche, possedevano una capacità offensiva superiore.
Le navi della classe Minekaze, insieme alla Momi, potevano disporre di almeno 34 cacciatorpediniere da utilizzare nell’oceano Pacifico contro le navi della coalizione alleata presente in questo particolare teatro bellico. In effetti, sebbene i 21 esemplari della classe Momi fossero tutte di seconda categoria e quelle della Minekaze di prima categoria, queste unità da combattimento non furono utilizzate con successo nel corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale poiché non rispondevano pienamente ai nuovi requisiti.
Il fiore all’occhiello della marina imperiale giapponese; in effetti, le navi da combattimento della classe Fubuki, divise in tre serie tra il 1928 e il 1932, sono state le navi cacciatorpediniere più potente di allora e rappresentarono un nuovo modo di concepire unità navali di questo tipo. Secondo alcuni esperti, queste particolari navi rappresentano l’evoluzione tecnologica delle navi della classe Mutsuki che, a loro volta, identificano un affinamento delle unità navali della classe Kamikare.

Le navi cacciatorpediniere della marina giapponese venivano classificati in prima o in seconda categoria in relazioni al loro dislocamento. Prima del varo dei nuovi modelli Minekaze le navi da guerra giapponesi venivano o acquistate direttamente dalla Gran Bretagna o costruite in cantieri navali nazionali e solo, dalla classe Minekaze, si incominciò a prendere in seria considerazione anche l’apporto di altre tecnologie militari navali come quelle tedesche.

La nave da battaglia Dante Alighieri, per la precisione era classificata come corazzata, era la prima realizzazione della marina regia – uscita dal cantiere navale di Castellamare di Stabia nel 1910 e dismessa nel 1928 – che poteva disporre, rispetto il naviglio di allora, di torri trinate per cannoni da 305/46 mm con quattro eliche e cannoni monocalibro.

Le Blom un Voss furono state progettate per tentare di superare le limitazioni nei siluri convenzionali aviolanciabili; in effetti, l’allora aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, cercò di aumentare il raggio di azione di queste armi attraverso la progettazione e la realizzazione di un siluro capace di volare prima di entrare in acqua: la corsa doveva proseguire con l’ausilio della propria unità propulsiva.