La cybersecurity ha cuore e supercalcolatore italiani

La cybersecurity ha cuore e supercalcolatore italiani

In azione 24 ore su 24, lavora ininterrottamente sette giorni su sette per proteggere le infrastrutture nevralgiche italiane e internazionali, individuare in tempo reale possibili minacce o attacchi in campo informatico.  E’ il Security Operation Center di Chieti, Soc per gli addetti ai lavori: un moderno ‘supereroe’, anche se sconosciuto ai più dal momento che le sue ‘gesta’ sono spesso tenute segrete, per evidenti ragioni.  Ma in ambito cyber, il Soc è una garanzia in materia di sicurezza a livello internazionale. Inaugurato nel 2014, il centro di eccellenza di Leonardo-Finmeccanica, ha subito dato prova delle sue capacità.

 

soc-chieti

 

Cybersecurity, per Finmeccanica sfida da condividere con Israele

Cybersecurity, per Finmeccanica sfida da condividere con Israele

Leonardo-Finmeccanica vuole rafforzare la collaborazione pluriennale con Israele nel settore sempre più cruciale della cybersecurity e lavora per consolidare la propria partnership con l’industria della sicurezza israeliana. Lo ha detto l’amministratore delegato di Leonardo Finmeccanica, Mauro Moretti, aprendo i lavori di Cybertech Europe 2016. L a cyber security è ormai una questione prioritaria nell’agenda politica di ogni Paese in tema di sicurezza nazionale e internazionale. Spazia nei più diversi campi, con un impatto diretto sui possibili scenari di rischio in ambito geopolitico: terrorismo, cyber crime, controllo dei flussi di immigrazione e dei confini, sicurezza delle città, protezione e resilienza delle infrastrutture critiche, come trasporti, comunicazioni, energia, siti produttivi. Forte di un’esperienza ultra trentennale maturata nelle tecnologie di difesa e sicurezza che le ha consentito di sviluppare competenze e prodotti per gestire la minaccia cibernetica, Leonardo ha presentato ai lavori importanti novità.

 

cybersecurity

 

Armi italiane, triplicata la vendita nel 2015

Armi italiane, triplicata la vendita nel 2015

La vendita di armi italiane nell’ultimo anno è triplicata. Lo dice il rapporto annuale del governo sull’export militare nel 2015, da poco trasmesso al Parlamento. L’elenco degli acquirenti è lungo e con clamorose sorprese. A cominciare da una new entry, l’Iraq, finora mai comparso tra i clienti italiani. Quindi in prima fila, tutti i paesi in guerra: dal Medioriente al sud America.

 

armi da guerra

 

28 caccia Eurofighter al Kuwait: commessa record per Finmeccanica

28 caccia Eurofighter al Kuwait: commessa record per Finmeccanica

Il più grande risultato commerciale mai raggiunto: così è stato definito il contratto siglato da Finmeccanica per la fornitura al Kuwait di 28 caccia multiruolo Eurofighter, i più avanzati aerei da difesa di nuova generazione oggi sul mercato. Per l’azienda italiana è il più grande contratto mai firmato: la commessa ha infatti un valore di 8 miliardi di euro di cui la metà va al colosso italiano della difesa in quanto capocommessa, con un’entrata pari a 4 miliardi, un record senza precedenti nella storia del gruppo industriale.

 

Original Eurofighter Typhhon

 

I satelliti spia italiani, la serie Cosmo

È da poco in orbita l’ultimo satellite spia dell’Italia, il Cosmo-SkyMed-4, posto a 600 km di quota lanciato lo scorso 6 novembre dal lanciatore Boeing Delta II dopo una serie di rinvii a causa di diversi problemi tecnici legati al lanciatore: grazie a questo lancio si completa la costellazione italiana delle serie Cosmo che offre servizi civili e militari in base alle singole esigenze di lavoro.

La costellazione Cosmo si compone di quattro satelliti e permette di monitorare le aree interessate attraverso una rilevazione fotografica di 1,800 immagini al giorno, tipicamente 300 ad alta risoluzione e 1.500 a media risoluzione indipendentemente dalle condizioni atmosferiche fornendo utili indicazioni per usi militari e di intelligence, fornendo un valido aiuto alle nostre truppe presenti, ad esempio, in Afghanistan raccogliendo dati sulla localizzazione dei guerriglieri sul territorio e sulla loro minaccia bellica.

Smart HUD1000, l’evoluzione della specie

Lo Smart HUD1000 rappresenta la seconda generazione dell’HUD 100, un display che permette la visualizzazione dei dati di volo senza costringere lo sguardo a soffermarsi sulla strumentazione di bordo. Il funzionamento è abbastanza semplice, ovvero il pilota guarda attraverso uno schermo trasparente montato sul cockpit del velivolo dove vengono proiettate le informazioni fondamentali quali assetto di volo, dati di navigazione con possibilità di presentare i target identificati dal Radar di bordo, riducendo così notevolmente il suo workload.

Il nuovo display nasce dall’esperienza di decenni nel campo dei display a testa alta HUD (Head Up Display) tanto da permettere un aggiornamento del prodotto con l’inserimento al suo interno del generatore grafico e di una interfaccia sul bus avionico.