Softair: pistole e fucili a gas

L’ambito del softair comprende, oltre i più semplici fucili a molla di cui abbiamo già parlato, le armi a gas compresso, che oggi andiamo ad analizzare. I fucili e le pistole a gas funzionano grazie ad un meccanismo che, comprimendo il gas, spinge il proiettile verso l’esterno e fa partire il colpo. Il gas, ovviamente, ha bisogno di esser ricaricato. Ci sono varie tipologie di modelli di pistole e fucili a gas, e dunque anche vari modi di ricaricare questo genere di arma. il più diffuso è la bombola fissa che si trova all’interno del caricatore, e che viene riempita di tanto in tanto.

Softair, primi passi: il fucile a molla

Nel softair la categoria di arma piu’economica e’senz’altro il fucile a molla. La potenza del tiro e’ stabile e costante, il che lo rende per certi aspetti preferibile rispetto ad altre armi dell’ambito softair. Non e’ necessario ricaricare la batteria, come avviene per altre armi, e nemmeno controllare quanto gas sia rimanente, come avviene per pistole e fucili a gas. Ogni colpo puo’ quindi esser tirato nella massima sicurezza di non aver dimenticato nulla, ed anche per i principianti e’ molto facile imparare a sparare i primi colpi con un’arma a molla.

Pistole elettriche softair, a chi sono adatte

Le pistole elettriche per il softair sono una tipologia di armi replica in cui il pallino viene sparato da un piccolo motore alimentato da una batteria di voltaggio variabile tra i 7,2 e gli 11,1 V. Vi sono inoltre diversi tipi di batterie, tracui quelle NiCd (ormai desuete), quelle NiMH (le più diffuse), quelle LiFe (innovative) e quelle LiPo (che grazie alle loro carattestiche sono le più sfruttate dai giocatori esperti). Le pistole elettriche tuttavia, hanno una potenza in joule solitamente molto inferiore a 0,99, sono quindi spesso considerate pistole per neofiti.

Armi antiche, la spada uncinata cinese

La spada uncinata è un’arma antica cinese, originaria più precisamente della Cina settentrionale, che gli studiosi e gli storici ritengono avere origini antichissime: si parla addirittura del periodo dei regni combattenti, tra il 453 aC e il 221 a.C. L’arma veniva realizzata pensando all’utilizzo che ne avrebbe fatto il combattente in coppia, e presenta alcune peculiarità assolutamente uniche.

Armi antiche,il kopesh egiziano

Tra le armi antiche più affascinanti troviamo il kopesh, la spada-falce degli antichi egizi. Il kopesh in realtà, benché noto per l’utilizzo che ne fece il popolo egiziano, non è stato inventato dagli egizi ma dai sumeri: solo in seguito la spada-falce è stata fatta propria dal popolo dei faraoni. La storia di quest’arma è lunghissima, tanto che secondo gli ultimi studi cadde in disuso solo nel 1300 a.C., dopo aver ispirato la creazione di svariate altre armi tra cui, secondo molti, anche la classica scimitarra medio orientale.

Vsr 10 Well, un buon fucile softair da cecchini a poco prezzo

Il modello di fucile da cecchino softair Vsr 10 della Well si presenta con un ottimo rapporto qualità prezzo. Come sottolineano spesso gli appassionati, il fucile è esteticamente molto bello, e per quanto riguarda la funzionalità e le caratteristiche tecniche è di base discreto, ma con un paio di semplici modifiche (sostituzione della molla in primis), il Vsr 10 diventa un fucile softair da cecchini di buon livello.

Il pilum, il giavellotto degli antichi romani

Il pilum è un tipo particolare di giavellotto che veniva usato dagli antichi romani nei combattimenti a breve distanza. Decisamente peculiare risulta il fatto che ogni soldato (ogni pilano), non era provvisto di un pilum ma di due: uno leggero e uno pesante. Questa arma inastata aveva una lunghezza quasi sempre compresa tra i 150 e i 190 cm, con un gambo in ferro studiato affinché penetrasse negli scudi nemici raggiungendo il corpo dell’avversario. La parte di raccordo tra legno è ferro era quella decisamente più variabile.

Kurasigama, la spettacolare arma dei ninja

Il kusarigama (kusari-kama, letteralmente catena-falce) è una delle più spettacolari armi dei ninja, nonché una delle più brutali e affascinanti armi orientali in assoluto. Come si evince dal nome e come è facile intuire, è una sorta di miglioramento del kama, la classica, piccola falce da combattimento delle arti marziali giapponesi, filippine, malesi e non solo. Il kusarigama nasce dal collegamento di un kama a una sfera di metallo, tramite una catena collegata a un anello posto sul manico del kama. L’arma, raramente usata dai samurai, divenne invece classica dei ninja, tanto da entrare anche nell’immaginario collettivo grazie a film e cartoni animati. Ma una cosa è sicura: il kurasigama non è un giocattolo.