
Il GIS utilizza, in base ad ogni esigenza operativa, armi che possono assicurare ai reparti direttamente schierati le capacità offensive proporzionali all’azione da compiere.
Tra questi sicuramente assumono una posizione importante il fucile d’assalto AUG con calibro 5.56 mm e l’arma di precisione HK PSG-1.
Il fucile d’assalto AUG, acronimo di Armee Universal Gewehr, è di fabbricazione austriaca utilizzato dal 1978 in operazioni di polizia e militari ed è utilizzato in diversi Paesi. Il progetto iniziale è del 1960, come rimpiazzo dell’Stg. 58 prodotto dalla società austriaca Steyr, ma nel 1977 subì alcune modifiche e venne adottato dall’esercito austriaco come uno dei primi fucili bullpup.
Nei moderni scenari bellici hanno un ruolo sempre più rilevante gli uomini delle Forze Speciali. Ogni Paese, ormai da anni, addestra interi reparti che hanno lo scopo di compiere missioni speciali ad alto rischio per la liberazione di ostaggi, la cattura di terroristi e criminali di spicco a livello internazionale ma anche il sabotaggio e la distruzione di obbiettivi nemici nel quadro di più vaste operazioni militari.


Nel 1974, per fronteggiare la crescente minaccia terroristica ed eversiva in tutta Europa ogni Nazione decide di dotarsi di unità speciali addestrate a fronteggiare e reprimere questo tipo di minaccia. L’Italia non è da meno e dopo alcuni tentativi ben riusciti nel 1978 l’allora Ministro dell’Interno Francesco Cossiga istituisce ufficialmente le Unità Speciali delle Forze di Polizia: nasce il

Gli appartenenti ai ruoli della
Qualsiasi reparto speciale è una struttura elitaria e, per via dell’esigenza di essere costantemente pronta in ogni luogo e sotto qualsiasi condizione, ha la necessità di utilizzare armi in grado di affrontare ogni esigenza operativa. Non solo, il GIS, come qualsiasi struttura simile, deve verificare ogni sistema d’arma al fine di selezionare la propria dotazione per qualsiasi tecnica di intervento. Non esistono indicazioni ufficiale sulle possibilità di difesa e di attacco dei componenti del GIS perché, com’è ovvio, ogni informazione di questo tipo sono strettamente riservate anche se, grazie alla letteratura in gioco, è possibile presumere che il corpo scelto dell’Arma dei Carabinieri utilizza due modelli di pistole: l’italiana Beretta 92 fs e la Glock in tecnopolimeri austriaca da 17 e 23 dell’omonima casa austriaca.
Li abbiamo sempre visti nei film e spesso abbiamo sognato di diventare come loro: sono gli uomini dei Reparti Speciali. In Italia, come in tutti gli altri Paesi del Mondo, vengono addestrate in vari ambiti operativi unità specializzate nel portare a compimento missioni ad altro rischio volte alla lotta antiterrorismo, alla criminalità organizzata ed alla liberazione di ostaggi.
Non sono semplici poliziotti, è davvero difficile vederne uno per strada e se un giorno capitasse di vederlo conviene allontanarsi il più possibile dalla zona perché, a meno che non stiano girando un film, di sicuro nei paraggi ci sono almeno altri tre uomini vestiti nello stesso modo, armati e pronti a fare qualcosa di speciale.