Un moderno Arco compound

L’arco moderno, materiali e classificazione

Robin Hood con arco LongbowNonostante faccia parte della storia dell’uomo, prima come strumento da caccia poi come arma da guerra, spesso viene sminuita la grande potenza di questo strumento che in alcune culture ha ispirato stili di vita e addirittura filosofie, ed è giunto fino ai giorni nostri pur se con funzioni più ludiche.

Si sta parlando dell’Arco, un semplice strumento capace di lanciare un proiettile, la freccia, tramite la contemporanea flessione dell’elemento flessibile di cui e costituito e la tensione della corda legata alle estremità dello stesso elemento. Rispettando al configurazione base, un arco moderno si compone di una parte rigida centrale detta riser; di una parte elastica costituita da due elementi flettenti, detti anche limb fissati al riser centrale; alle estremità dei flettenti si trovano le tips, particolari scanalature alle quali viene fissato l’anello della corda; la corda, realizzata con una serie di fili, in genere in numero di 12 o 18, intrecciati per renderla più elastica e robusta.

Il sommergibile della classe Porpoise

I sottomarini della classe Porpoise, unità navali appartenenti al Regno Unito, erano simili ai battelli della classe Parthian ed erano utilizzati come posamine contro i giapponesi. I tecnici della marina inglese utilizzavano, a bordo della Porpoise, un diverso impiego delle mine; in effetti, mentre la marina militare tedesca preferiva utilizzare degli scivoli verticali posizionati all’interno dello scafo, gli inglesi utilizzavano un altro metodo, ovvero preferivano stivare le mine nell’intercapedine esterna.

Le navi della classe Porpoise offrivano un dislocamento di 1768 tonnellate in superficie mentre in immersione potevano raggiungere i 2053 tonnellate. La Porpoise poteva ospitare un equipaggio di 59 uomini tra ufficiali e marinai su uno scafo con una dimensione in lunghezza di 88,08 metri per una larghezza di 9,09 e un pescaggio di 4,88 metri.

Munizioni per Pistola Beretta Px4 Storm

Px4 Storm, il futuro in una pistola

Tiratore con pistola Beretta Px4 Storm Nello sviluppo delle nuove armi si tiene sempre più conto dell’innovazione e dell’introduzione di nuovi materiali; una delle aziende più all’avanguardia da questo punto di vista è proprio l’italiana Beretta.

Da qualche anno infatti la Fabbrica d’Armi Beretta ha creato una intera serie di armi, denominata serie Storm, dotate di caratteristiche innovative ed in particolare sono realizzate in teconopolimeri. La più piccola della famiglia Storm è la nuova pistola Beretta Px4; quest’arma si distingue per una particolare fusione di maneggevolezza, potenza, linee accattivanti ed originali nonché ottime prestazioni e massima affidabilità.

Blohm und Voss 143

Le Blom un Voss furono state progettate per tentare di superare le limitazioni nei siluri convenzionali aviolanciabili; in effetti, l’allora aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, cercò di aumentare il raggio di azione di queste armi attraverso la progettazione e la realizzazione di un siluro capace di volare prima di entrare in acqua: la corsa doveva proseguire con l’ausilio della propria unità propulsiva.

Da questa idea nacque la Bv 143, ovvero un siluro aereo con propulsione a razzo che sfruttava un razzo, per l’appunto, a propellente liquido identificato come Blohm und Voss ATO in grado di offrire 700 kg di spinta.

Soldato USA in battaglia armato di M4A1

Fucile d’assalto M4, dai Reparti Speciali ai Marines

Soldato USA spara con un M4A1 Una delle armi più conosciute e più apprezzate da eserciti e forze di polizia di tutto il mondo, per versatilità, resistenza e affidabilità in combattimento, è il fucile d’assalto M4.

Quest’arma fece la sua prima comparsa nel 1994 alla fiera per le armi da difesa di Abu Dhabi, come  variante di un altro ben noto fucile d’assalto, l’M16A2, e come evoluzione diretta della carabina utilizzata dai soldati americani stanziati per la guerra nel Vietnam della famiglia AR-15 denominata XM177E2 in calibro 5.56 mm.