Pisola softair replica SAMC11 con pallini 6mm

Softair, dal Paintball alla simulazione militare

Il SoftairA volte un gesto fatto per caso, o per scherzo, si ingigantisce divenendo qualcosa che magari qualche anno dopo avrà un successo di livello mondiale; pare che un giorno di circa 30 anni fa sia successo qualcosa dalla quale è nato un gioco, considerato oggi sport di quadra: è il Softair.

Sembrerebbe infatti che alla fine degli anni ’70 un gruppo di taglialegna americani, durante un momento di pausa, per scherzo cominciarono a spararsi a vicenda utilizzando i loro marcatori per segnare gli alberi da tagliare. Gli strumenti, ad aria compressa, erano capaci di lanciare ad una velocità di circa 328 km/h una pallina calibro 12 in gelatina piena di vernice colorata che esplodeva all’impatto macchiando il bersaglio; gli altri colleghi non furono da meno e in breve ci fu la prima partita di Paintball, anche se i boscaioli non sapevano ancora che il loro gioco sarebbe stato chiamato così poco dopo. I taglialegna si divertirono tanto che decisero di rifarlo altre volte dando così vita ai primordi del gioco che conosciamo adesso.

Typhoon del 32mo stormo caccia dell'AMI

EFA Typhoon

Un Tornado e un Typhoon in formazioneDopo l’eccezionale risultato raggiunto con il progetto Tornado l’Europa ci riprova e con un vasto programma di collaborazione internazionale nasce il programma EFA (European Fighter Aircraft),ormai quasi in fase conclusiva, denominato “Eurofighter Typhoon”.

L’Eurofighter Typhoon è uno dei più avanzati aerei da combattimento multiruolo che vanta il record dell’aereo militare sviluppato dal più vasto programma di collaborazione militare europeo; infatti alla realizzazione del velivolo hanno partecipato Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Austria e, pur non essendo una nazione europea, il Regno dell’Arabia Saudita.

GSM Interceptor

GSM Interceptor, o GSMx900/1800, è un sistema di controllo passivo per le reti cifrate di GSM e ha la particolarità di essere completamente nascosto al fornitore di servizio, oltre a mantenere il grado massimo di riservatezza per l’operatore.

Il sistema a canale singolo è capace di monitorare più di duecento obiettivi fornendo i loro dati e quelli delle rispettive chiamate: TMSI, IMSI, IMEI, numero digitato, tempo, data e una registrazione della comunicazione a due di ogni obiettivo. Non solo, il numero di obiettivi può essere aumentato con una versione a tre canali.

MP40 Schmeisser equipaggiamento dell'esercito tedesco

MP 40, lo “Schmeisser” della Wehrmacht

Sottufficiale tedesco armato con MP40Una delle icone della Seconda Guerra Mondiale, dal punto di vista militare germanico, è proprio il soldato dell’esercito tedesco che impugna un mitra durante battaglie in campo aperto o rappresaglie nei paesi assoggettati: quel mitra si chiama MP40.

Il mitragliatore MP40 (Machine Pistole 40) nasce dallo sviluppo definitivo di un prototipo dello stesso tipo di arma denominato MP36; il prototipo MP36 era un’arma completamente realizzata in metallo ideata dall’azienda tedesca Erma-Werke a seguito di una specifica richiesta da parte del governo tedesco per dotare le proprie truppe di una nuova arma automatica.

Yokosuka MXY7 Okha, la guerra suicida

Il fiore di ciliegio, Yokosuka MXY7 Okha , era una bomba volante pilotata che veniva trasportata, nel raggio di 37 km dal bersaglio, da un bombardiere bimotore Mitsubishi G4M2e: la Okha veniva sganciata e, mediante una velocità picchiata, si dirigeva verso il bersaglio con tre razzi ausiliari per potenziarne la spinta.

La Yokosuka MXY7 Okha rientrava tra le armi utilizzate dagli attacchi suicida giapponesi attuati sul finire della seconda guerra mondiale, 1944.

La decisione di ricorre alla Yokosuka MXY7 Okha in modalità kamikaze era nata da esigenze di ordine pratico; in effetti, la decisione maturò verso l’agosto del ’44 visti gli esiti non ritenuti soddisfacenti dei tecnici giapponesi di mettere a punto un’arma teleguidata.

I mezzi anfibi SanMarco e Lagunari della Forza di Proiezione dal Mare

Iveco SuperAV (VBA), dal Centauro il futuro Veicolo Blindato Anfibio

Test di prova del nuovo mezzo anfibio Iveco SuperAVNonostante le innumerevoli difficoltà le Forze Armate italiane volgono sempre uno sguardo all’innovazione tecnologica soprattutto dei mezzi finalizzata alla sicurezza dei propri uomini; tra i veicoli militari in fase di sperimentazione potrebbe divenire  operativo per i soldati italiani un nuovo mezzo anfibio blindato APC: è l’Iveco SuperAV.

Il SuperAV è un veicolo corazzato di tipo APC (Armoured Personnel Carrier) gommato 8×8 che nasce dal progetto base del VBM 8×8 Freccia in dotazione all’Esercito Italiano; il prototipo di questo mezzo anfibio, sviluppato dalla divisione Defence Vehicles della Iveco, è stato presentato all’edizione 2010 dell’Eurosatory, il Salone Internazionale delle Forze terrestri.

Il Tornado passa le consegne al Eurofighter Typhoon

Panavia Tornado, dalla guerra fredda all’Afghanistan

Panavia Tornado AMIUno degli aerei militari più conosciuti nel mondo per versatilità ed efficienza che nonostante l’età riesce ancora a farsi onore nei moderni scenari di guerra: è il Panavia Tornado (Panavia PA200 Multi Role Combat Aircraft Tornado).

Il Tornado è un aereo da caccia multiruolo il cui progetto fu sviluppato alla fine degli anni ’60 dall’Italia in collaborazione con l’Inghilterra e quella che allora si chiamava Germania Ovest. L’aereo effettuò il primo volo il 14 agosto 1974 e da allora è giunto fino ai giorni nostri compiendo numerose missioni operative, in altrettanti scenari bellici, in tutto il mondo tra cui le prime operazioni militari nel Golfo Persico, nei territori balcanici, in Iraq e attualmente in Afghanistan.

La classe Pennsylvania

Le navi della classe Pennsylvania rappresentano un approdo di una lunga politica di ammodernamento della marina militare americana, US Navy.
In effetti, l’esigenza di adattare le navi militari alle continue mutate esigenze marine partì dalle Michingan per poi passare dalla Delaware e della Florida fino alla Wyoming.

Le corazzate della classe Pennsylvania furono le prime della US Navy ad avere tutto l’armamento principale in torri trinate: le cinque torri della Delaware e della Florida furono sostituite dalle sei della Wyoming disposte sull’asse longitudinale della nave per passare al Pennsylvania con quattro torri trinate che assicuravano una bordata di 12 cannoni da 356 mm.