Vista acuta, grosso e cattivo: è il fucile M82 Barret calibro 50. Si tratta di un fucile di precisione semiautomatico a ricircolo di gas prodotto dalla Barrett Firearms Company ed adotta munizioni calibro 50 BMG (12,7x99mm NATO). Grazie alla lunga gittata (1800 metri) e alla disponibilità di munizioni altamente efficaci l’M82 diviene molto efficace contro vari tipi di obbiettivo come stazioni radar, camion, aerei ed elicotteri parcheggiati. L’M82 può essere usato ovviamente anche per colpire cecchini, soldati nemici a lunghe distanze o quando questi si nascondono dietro robuste protezioni che per il calibro 50 divengono come cartone.
Considerati il peso e le dimensioni (circa 13 kg per una lunghezza di 1448 mm a cui si aggiunge il caricatore da dieci cartucce cal.50), il Barret M82 non è adatto come fucile d’assalto per impieghi a corto raggio e di ingaggio istintivo; a parità di potenza viene spesso confrontato con il fucile di precisione Gepard M1.
La Barrett Firearms fu fondata da Ronnie Barrett con il solo scopo di produrre fucili da cecchino che utilizzassero il potente munizionamento calibro 50 BMG (Browning Machine Gun), originariamente sviluppato per mitragliatrici pesanti come la Browning M2HB. Barrett ha iniziato il suo lavoro agli inizi del 1980 e i primi fucili furono pronti nel 1982, per cui la denominazione M82. Barrett continuò a sviluppare e migliorare il suo fucile negli anni successivi giungendo nel 1986 alla creazione dell’M82A1. Solo nel 1990 però l’esercito americano si interessò all’arma cominciando ad acquistare grandi quantità di fucili Barrett M82A1 per utilizzarli nell’Operazione “Desert Shield” in Kuwait e nella successiva, nonché più famosa, Operazione “Desert Storm” in Kuwait e Iraq.
L’M82A1 è conosciuto dai militari statunitensi come SASR (Special Applications Scoped Rifle: fucile con mirino per applicazioni speciali); viene utilizzato in genere come arma anti-materiale e come strumento EOD (Esplosive Ordinance Disposal) cioè eliminazione di materiale esplosivo. Un ulteriore sviluppo portò nel 1987 alla nascita dell’M82A2 un fucile bullpup progettato per poter sparare tenendolo in spalla, a differenza delle precedenti versioni che avevano bisogno di un cavalletto bipede, concepito quindi per colpire bersagli mobili come elicotteri. Questo fucile non ebbe mai un gran successo e venne ben presto tolto dalla produzione.
L’ultima evoluzione della serie M82 è il fucile M82A1M anche conosciuto come M82A3, adottato dall’USMC (United States Marine Corp); quest’ultima versione si distingue dalle precedenti poiché presenta una guida di tipo Picatinny che permette l’applicazione dei più svariati sistemi di puntamento. Negli ultimi anni sono state testate alcune varianti al fucile M82; nel 2002 infatti l’M82A1 è stato usato come piattaforma per lo sviluppo di prototipi di OSW (Objective Sniper Weapon). Dotato di una canna più corta da 25 mm e utilizzato per utilizzare cartucce esplosive a bassa velocità sviluppate in origine per il lanciagranate automatico 25 mm OCSW. Il test dimostrato una grande efficacia contro ogni tipo di bersaglio con l’unico inconveniente però di un fortissimo rinculo che supera purtroppo i limiti di sopportazione umana.
L’M82 Barret è divenuto oggi il fucile d’ordinanza di molti eserciti e polizie di tutto il mondo; in Italia è in dotazione al Battaglione San Marco, al Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, al Reggimento Carabinieri “Tuscania”, al G.I.S. dei Carabinieri e al 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger”.