Usaf Thunderbirds: pattuglie acrobatiche dell’aeronautica Usa

Sono due le pattuglie acrobatiche della flotta aerea, ovvero degli Usaf – United States Air Force, delle forze armate degli Stati Uniti, corpi militari paragonabili alle nostre Frecce Tricolori: gli United States Air Force Thunderbirds, e i Blue Angels. La prima è la pattuglia più conosciuta, e probabilmente più organica e moderna. Gli aerei impiegati sono degli F16 modificati nell’aspetto appositamente per far parte dei Thunderbirds in modo spettacolare ed insieme riconoscibile da pubblico ed appassionati. La livrea infatti è caratterizzata dalla coda dotata di una parte in rosso a stelle blu, secondo lo stemma che porta questo corpo speciale.

Velivoli Usaf: maggior flotta aerea mondiale

Lo United States Air Force, abbreviato in Usaf, è il corpo della moderna aeronautica militare delle forze armate degli Stati uniti, ed è adibita a tutte le missioni che comprendono battaglie aeree, spaziali, ed anche il cyberwerfare americano. Come il corpo della Us Coast Guard  di cui abbiamo già parlato, nella legislazione degli Stati Uniti d’America lo Usaf è considerato forza armata separata ed indipendente dall’esercito americano dal secondo dopoguerra, ovvero a partire da una delibera governativa del 1947. Comprende più di 9mila mezzi aerei attualmente in servizio, per i quali le basi di riferimento sono sparse ovunque nel mondo. Il personale è costituito di quasi 400mila unità. Si calcola che sia la più grande forza aerea esistente a livello mondiale, almeno in ambito ufficiale.

Ah 64 Apache: storia, missioni e costi

Operativamente, gli elicotteri statunitensi Huges Ah 64 Apache, di cui abbiamo già parlato, hanno iniziato la loro carriera in occasione dell’invasione di Panama del 1989, loro prima missione. Sono poi stati impiegati nella Guerra del Golfo del 1991, in quella dell’Afghanistan a partire dal 2001, nella guerra in Iraq del 2003 ed in quella del Kosovo esplosa nel 1999. A partire da quegli anni gli elicotteri Apaches hanno guadagnato sempre più in popolarità e fama, e sono stati adottati da numerosi eserciti nel mondo. In particolare, da ricordare che le forze armate israeliane ne fanno ampio uso dagli anni novanta, e li hanno impiegati da allora in tutte le principali operazioni militari in cui il loro governo si è mosso sulla scacchiera internazionale.

Lockheed Ah 56 Cheyenne: elicoplano troppo audace per i tempi

Mezzo davvero molto interessante da studiare per gli appassionati di storia delle armi, è il mezzo aereo militare Lockheed Ah 56 Cheyenne, anche se per varie ragioni si decise di farlo cadere in disuso, come vedremo. Ma per capire lo Cheyenne, dobbiamo fare un passo indietro. Con l’avvento dell’Ah 64 Apache, modello evolutosi a partire dal progetto che ha riguardato il predecessore Bell 207 Sioux Scout, seguito dal più conosciuto Bell Ah 1 Cobra, l’esercito degli Stati Uniti aveva portato a compimento quanto previsto dal programma Advanced Aerial Fire Support System (Aafss). Ma un altro veicolo militare diventato assai popolare e molto “imitato” dai modellini e giocattoli di tutto il mondo, è stato, in quel contesto, il Lockheed Ah 56 Cheyenne, dalla storia travagliata che andiamo ad analizzare.

Ah 64 Apache: elicottero militare adatto a tutto

L’elicottero Hughes Ah 64 Apache è un mezzo militare di attacco progettato negli Stati Uniti d’America negli anni settanta, e tuttora in uso presso le forze armate Usa. Si tratta di un bimotore biposto, munito di un rotore principale ed un altro rotore di coda, a quattro pale. E’ stato progettato per l’impiego in missioni speciali quali quelle anticarro, d’assalto, quelle di caccia anti elicottero, ed anche quelle di scorta. Grazie a sofisticate tecnologie che sono state applicate all’Hughes Ah 64 Apache fin dal prototipo, ed ora appaiono perfezionate, questo speciale mezzo blindato è in grado di volare in qualsiasi condizione climatica ed anche nottetempo, in condizioni di scarsa visibilità.

Beretta 96: semiautomatica dalle mille sorprese

La Beretta 96 fa parte, insieme alla Beretta 98, dei modelli ispirati dalla storica semiautomatica Beretta 92. Sul mercato italiano è disponibile nei calibri 9 x 21 con caricatore da 15, e .40 S&W, con caricatore da 12. E’ una pistola semiautomatica a corto rinculo di canna, a chiusura geometrica con blocchetto oscillante, e con cane esterno. Lo scatto può avvenire sia in singola azione che in doppia azione. La canna è in lega di alluminio, in ogni caso piuttosto leggera. A caricatore vuoto, questa pistola arriva a pesare 970 grammi circa.

M1911 e M1911A1: Colt storiche a confronto

Abbiamo già parlato della celebre Colt M1911, semiautomatica nata nel 1911, e del processo storico che portò la Colt ad apportare alcune modifiche a questa di per sé ottima pistola nel 1924, a seguito dell’esperienza maturata dagli eserciti occidentali durante il primo conflitto mondiale. Modifiche che portarono alla creazione del modello Colt M1911A1. Esaminiamo ora, per avere un’idea precisa delle caratteristiche della A1, le differenze con il modello base sul quale fu progettata, ovvero la M1911. La M1911A1, rispetto alla normale Colt M1911, presenta una sede della molla del cane, ovvero la parte inferiore dell’impugnatura, a dorso zigrinato e leggermente arcuato, e quindi più ergonomico ed adatto ad una presa più comoda e salda. La M1911 invece, aveva questa parte, che anche se non coinvolge le parti meccaniche non è trascurabile nelle sue funzioni pratiche, semplice e liscia.

Colt M1911: ad uso militare e civile, praticità estrema

La Colt M1911, storica semiautomatica usata in moltissimi Paesi del mondo anche come pistola delle forze dell’ordine e militari, è stata sostituita ad oggi dalla Beretta 92. Ma nella sua lunga storia è stata pistola d’ordinanza delle forze armate degli Stati Uniti dal 1911 al 1985. Sono state la prima e la seconda guerra mondiale a renderla famosa e consacrarne la memoria in modo ben impresso a livello internazionale. Soprattutto la Corea ed il Vietnam sono stati gli scenari dove questa pistola ha avuto maggior utilizzo. La cartuccia standard qi questa semiautomatica è la .45 ACP, e per questo motivo la Colt M1911 è conosciuta anche come Colt .45. Rientra nella classe delle pistole ad azione singola. L’ingegnere che la progettò è John Browning. Secondo le stime, di quest’arma sono stati prodotti in tutto quasi tre milioni di esemplari, tra M1911 e versione M1911A1.

M24 Remington: fucile di precisione delle missioni Usa in medio oriente

L’M24 è uno dei più noti fucili di precisione statunitensi, e fa parte della così chiamata serie bolt action. Adottato fin da subito come fucile di precisione standard dell’esercito degli Stati Uniti, è stato progettato nei primi anni ’80 per sostituire il vecchio e superato M21, dal quale lo distingue il meccanismo ad otturatore scorrevole, che non era proprio invece del precedente M21. La gittata massima dell’M24 è di 800 metri, e le munizioni di cui fa uso non sono variabili come avviene per altri fucili esistenti in varie versioni, ma sono categoricamente le 7,62 mm, secondo la misurazione delle cartucce Nato.

SSG 2000 Sig Sauer: fucile da cecchino delle forze dell’ordine

Il fucile da cecchino SSG 2000 della Sig Sauer è stato progettato e fabbricato in modo congiunto dalla società di armi svizzera Sig Sauer, e dalla ditta tedesca JPSauer & Sohn, che lo produce per la Germania. Questo fucile è stato immesso nel mercato nel 1989, e tuttora continua ad essere prodotto ed è molto diffuso a livello internazionale. Il modello originario al quale si rifà il Sig Sauer SSG 2000 è il Sauer con obiettivo 80/90 ed è noto nei Paesi scandinavi sotto il nome di Str Sig Sauer. L’impugnatura è girevole, ed è imperniata su di un sistema a bullone fisso. La produzione della SSG-2000 è iniziata nel 1989 ed è tuttora in produzione.