Smith & Wesson 19: storia di una nascita difficile

Della storica Smith & Wesson 19, e di come dagli anni ’50 abbia preso al cuore i suoi appassionati, abbiamo già avuto modo di parlare. E’ il caso di approfondire oggi la sua storia e le sue alterne fortune. La S&W 19, infatti, non ha avuto da subito in sorte un successo planetario: tutt’altro. La prima fase della vita di questo revolver è stata un po’ travagliata, ci fu molta perplessità durante le fasi di progettazione e fabbricazione dei primi modelli, e la versione definitiva è nata in modo molto faticoso. Oggi si può dire che ne è valsa la pena.

Smith & Wesson 19: leggenda di una pistola

La pistola Smith & Wesson Model 19 è una delle più leggendarie rivoltelle prodotte dalla fabbrica d’armi Smith & Wesson, ed ha avuto grande eco nel cinema, e perfino nei cartoni animati. A questo proposito, non sarà superfluo introdurre una curiosità, tanto per rinfocolare le diatribe tra gli appassionati: secondo alcuni la S&W 19 è la pistola preferita da Lupin III nel celebre cartone, ma il titolo le è conteso da sempre dalla Walther P 38 degli anni di piombo.

Smith & Wesson 29: varianti interessanti del revolver

Abbiamo già parlato della mitica Smith & Wesson 29, come i nostri più fedeli lettori sanno. In generale, abbiamo parlato del mito S & W 29 e di come la leggenda ci fu tramandata anche da alcune delle più importanti pellicole cinematografiche classiche. Ebbene, il destino di questa pistola ebbe un seguito, di cui non abbiamo ancora parlato: le sue varianti, ognuna un programma davvero interessante.

Smith & Wesson 500: la pistola più potente del mondo

La Smith & Wesson modello 500, lanciata nel 2003, è una pistola insolitamente pesante e grande, lanciata fin da subito sul mercato dalla fabbrica S & W come “pistola più potente del mondo”. Si tratta di un revolver a doppia azione, che doveva esser munizionato con cartucce .500 S & W Magnum. Presenta un telaio piuttosto grande, che rispetto ai progetti dei modelli tradizionali della stessa casa produttrice era stato modificato appositamente per l’uso di queste cartucce particolarmente potenti. I proiettili .500 S & W Magnum hanno infatti un peso di 350 grammi, e possono arrivare ad una lunghezza di tiro di 1975 piedi al secondo (circa 602 metri). Date queste caratteristiche tecniche, l’appellativo di pistola più potente del mondo era, bisogna notare, tutt’altro che un semplice slogan pubblicitario.

Volcanic: da Smith & Wesson, pistole e fucili di nuova concezione

Abbiamo già parlato della difficile nascita nel 1854 della ditta americana Smith & Wesson, fondata dai due soci Horace Smith e Daniel B. Wesson dopo il loro iniziale fallimento del 1852. Proprio nel primo anno della apertura della nuova azienda, misero a punto la pistola Smith & Wesson Volcanic, creata su richiesta di un’altra fabbrica d’armi dell’epoca, la Volcanic Arms Company. Non solo pistola, ma anche fucile: il progetto iniziale è stato modificato fino a ricavarne entrambe le versioni. Tutte e due erano basate sul caricamento a leva, e le munizioni erano di un nuovo tipo: secondo la nuova tradizione inaugurata dalla Smith & Wesson, i tempi di ricarica erano ridotti dal fatto che non si facesse più uso dell’avancarica.

Smith & Wesson Schofield: pistola da Far West

La pistola Smith & Wesson Schofield fu messa in produzione dal 1869. Abbiamo già parlato degli altri storici primi modelli della Smith & Wesson, tra i quali spiccano soprattutto l’indimenticata S & W 29 e la S & W 686. Sempre di quegli anni, questo revolver si fece strada in modo particolare nel classico ambiente del Far West. In questo ambito non si può fare a meno di notare quanto quest’arma abbia trovato terreno fertile tra i pistoleros del tempo, grazie alle sue specifiche caratteristiche: prima tra tutti, la velocità di caricamento, che ne faceva una pistola degna delle migliori scene a cui il cinema classico e moderno ci ha abituati.

Smith & Wesson, parte terza: verso il successo consolidato

Continuiamo oggi con la nostra analisi della storia della celebre fabbrica di armi Smith & Wesson, iniziata con i fatti riguardanti l’esordio fallimentare e doloroso della società, e proseguita con l’insperato successo che ebbero in seguito i modelli Smith & Wesson 1867 e Smith & Wesson 1870. Abbiamo visto come il modello Schofield, del 1875, addirittura diventò il rivale per eccellenza della Colt Single Action Army, che all’epoca andava per la maggiore sia tra i civili che come arma militare d’ordinanza. Ovviamente il confronto in quel tempo era impari, e la Colt rimase la più popolare tra le due. Ma bisogna considerare già un grande onore il fatto che la pistola Smith & Wesson Schofield, nella versione di calibro .45, riuscisse ad essere l’unica concorrente della Colt.

Smith & Wesson 1867 e modello 1970: l’affermazione

Abbiamo parlato della società Smith & Wesson, di come nacque, e del modello di pistola lanciato nel 1854, che risollevò le sorti dell’azienda rilanciando l’idea iniziale dei due soci di produrre revolver a munizioni auto contenute: fu questa la prima pistola di questo tipo, grazie allo spirito da precursori di Smith e di Wesson, ad esser diffusa in modo sufficientemente vasto. Il successo vero arrivò poi con un modello del 1867, appunto la S&W 1867, costruita con meccanismo a rotazione, basato su una canna ribaltabile verso l’alto con una cerniera disposta nella parte superiore, sul castello. In questo particolare modello i bossoli venivano estratti tramite una bacchetta di ferro che si trovava sotto la canna, dopo che si toglieva il tamburo. L’innovazione pareva essere la caratteristica imprescindibile della nuova azienda Smith & Wesson. Bisogna dire che fu una fortuna il fatto di aver tentato di nuovo la sorte dopo il fallimento iniziale. Di lì alla Smith & Wesson 29 ed alla Smith & Wesson 686, il passo fu breve.