Il momento clou dell’evento sarà la ricostruzione della battaglia tra popoli antichi. Da domani, 7 luglio e fino a domenica si svolge la XVII edizione dei Celtic Days, nella cornice del parco del Maglio Averoldi di Ome a Brescia. Il Celtic Days è un festival di storia e cultura bresciana, organizzato come tutti gli anni nei primi giorni di luglio dalla Confraternita del Leone, associazione culturale e sportiva che si occupa di riportare alla luce e far rivivere usi, costumi e tecniche di combattimento dei popoli celti ma anche momenti della loro vita quotidiana.


Il jiàn è la classica spada dritta a doppio filo cinese, una delle quattro principali delle arti marziali oltre al dao, al qiang e al gun. Il jiàn è un’arma considerata particolarmente nobile, il suo apprendimento tuttavia è difficoltoso, e per questo l’utilizzo del jiàn non è mai stato esteso all’esercito (che usava lance e sciabole, soprattutto).
La spada uncinata è un’arma antica cinese, originaria più precisamente della Cina settentrionale, che gli studiosi e gli storici ritengono avere origini antichissime: si parla addirittura del periodo dei regni combattenti, tra il 453 aC e il 221 a.C. L’arma veniva realizzata pensando all’utilizzo che ne avrebbe fatto il combattente in coppia, e presenta alcune peculiarità assolutamente uniche.
Tra le più amate e più acquistate riproduzioni di armi bianche c’è senz’altro la splendida spada Atlantean di Conan il barbaro, il personaggio letterario creato da Robert E. Howard e interpretato in maniera indimenticabile da Arnold Schwarzenegger nei due film di grande successo Conan il barbaro e Conan il distruttore. La spada Atlantean è venduta da una gran quantità di azienda, a prezzi più o meno elevati. Qui presentiamo il modello venduto dall’Antica Porta del Titano.
La spada sasanide in uso nelle forze di cavalleria dell‘Impero Sasanide nell’antichità propone caratteristiche poi convogliate, secoli dopo, nelle lame curve da cavaliere sul tipo della sciabola. La spada sasanide era la spada dei nobili sasanidi, ed era quasi sempre tutta in metallo: impugnatura, fodero e lama. Gli esemplari giunti fino a noi sono incredibilmente lussuosi, tutti appartenenti ai nobili sasanidi e forgiati in oro, argento o addirittura platino, con pietre preziose incastonate.
La scimitarra è una spada dalla lama curva usata quasi esclusivamente per attacchi da taglio. Per il suo peso e la sua conformazione risulta essere tra le più brutali lame da taglio. Ha una lama affilata su un solo lato, con il taglio convesso e il dorso concavo. Le scimitarre venivano impugnate con una sola mano.
La sciabola è una spada storicamente utilizzata dalla cavalleria, con una lama a filo unico e curva, con l’affilatura sul lato convesso, la guardia nettamente pronunciata e lunghezza variabile a seconda dei paesi. Il termine sciabola deriva dal polacco szabla, poiché furono proprio gli ussari di Polonia a utilizzare i primi esemplari di sciabola in Europa, influenzati dal contatto con le scimitarre degli ottomani e dei tartari.
In seguito alla caduta dell’Impero Romano, una svolta notevole ci fu anche nell’uso delle armi. Il pugnale, giunto dalla preistoria fino ai giorni nostri e arma in assoluto dalla storia più lunga, subì una decadenza: il suo uso si incrinò, perché venisse sostituito da tipi di coltello considerati di più nobile fattura. Si diffuse infatti lo Scramasax, di origini germaniche, coltello non a doppio filo ma a lama singola.
Le spade dalla lama fiammeggiante, ovvero la flambard a una mano, e la flamberga, a due mani, sono tra le spade più pittoresche in assoluto, e sebbene la loro magnificenza le ha rese fin da subito spade da parata e da esibizione, spade da sfoggiare, nondimeno esistono spiegazioni tecniche riguardo alla loro specifica efficacia in battaglia.