Particolare del grilletto e impugnatura in una Rx4 Storm ASG della JLS

Rx4 Storm, tra i tanti impieghi anche il softair

Rx4 Storm ASG per Softair prodotta dalla JLSTra le tante repliche di armi in versione per softair si trova in commercio anche una ASG replica di un fucile che nella versione reale non è stato sviluppato propriamente per uso militare ma maggiormente per l’utilizzo in attività venatorie o per l’utilizzo da parte della Forze di Polizia; stiamo parlando della carabina Beretta RX4 Storm.

Questo tipo di fucile ASG, prodotto dalla JLS, si presta in modo eccellente alle combat di Softair per maneggevolezza ed affidabilità. Come la versione originale il corpo dell’RX4 Storm ASG è realizzato in materiale plastico e metallo.

L’impegno della Marina Militare italiana nella crisi libica

Il Servizio Studi  del Dipartimento affari esteri ha voluto dare evidenza dell’impiego dei reparti militari italiani nella crisi libica e a questo proposito ricorda che  la Marina Militare ha messo a disposizione dell’Operazione Unified Protector, già dal 26 marzo, l’ unità di supporto logistico Etna, la   portaerei Giuseppe Garibaldi, con a bordo 4 aerei a decollo verticale AV 8B II plus e 4 elicotteri da pattugliamento EH 101, la  fregata Libeccio, con a bordo due elicotteri AB 212, e il  pattugliatore d’altura Comandante Bettica, con a bordo un elicottero AB212.

Tutte le unità navali della NATO che partecipano all’operazione Unified Protector sono poste alle dipendenze dell’Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri nella sua funzione di Comandante NATO di MCC (Maritime Component Command), di stanza a Napoli.

FN F2000 ASG per softair con vasta gamma di accessori

FN F2000 ASG, il fucile d’assalto belga ora anche per il Softair

Un softgunners imbraccia un FN F2000 ASG per softairMolti softgunners preferiscono utilizzare durante le loro combat repliche ASG di fucili bullpup; per venire incontro alla richiesta degli appassionati molte case produttrici di armi air soft ne producono vari modelli; la JLS propone una replica ASG del fucile d’assalto belga FN F2000.

Questa ASG si presenta molto compatta ed il peso, circa 3.165 Kg, si avvicina molto a quello dell’arma reale; il corpo è realizzato in componenti di plastica molto ben assemblati che non presentano alcun scricchiolio grazie alle viti fissate ad inserti metallici e non nella plastica. L’F2000 della JLS viene prodotto in colorazione nera mentre la G&G ne produce anche la versione tan (nero e sabbia).

L’Euro della classe Turbine della marina militare italiana

Successivamente alla classe Sauro fu approntata la nuova classe Turbine del tutto simile alla precedente a meno della dimensione che risultò di poco superiore perché doveva accogliere un nuovo e più potente sistema propulsivo.

Nella classe Turbine trovarono posto otto cacciatorpediniere con un dislocamento di 1090 tonnellate ( a pieno carico fino a 1700 tonnellate), ovvero Espero, Borea, Euro, Nembo Ostro, Aquilone, Zeffiro e, per l’appunto, Turbine. Le unità navali della classe Turbine potevano raggiungere una velocità massima di 36 nodi grazie alla presenza di un apparato propulsivo che riusciva ad offrire una potenza di 40000 hp grazie ai due gruppi di turbine a vapore a ingranaggi.

Soldati dell'Esercito Israeliano sfilano armati con TAR-21

Tavor TAR 21, il fucile d’assalto delle Forze di Difesa Israeliane

Forze speciali israeliane armate di fucile d'assalto Tavor TAR-21Molte case produttrici di armi hanno intrapreso la strada del bullpup come configurazione per i fucili d’assalto; una tra queste è la fabbrica israeliana di armi  IMI, Israel Military Industries che ha sviluppato uno dei fucili d’assalto tecnologicamente più avanzati: l’IMI Tavor TAR-21 (Tavor Assault Rifle – 21° Secolo, Tavor viene dal monte Tavor).

Caratteristica peculiare dei fucili in configurazione bullpup è la dimensione ridotta dell’arma che, grazie al posizionamento del meccanismo di sparo all’interno del calcio, quindi in posizione arretrata rispetto al grilletto, riesce a conservare la stessa lunghezza della canna.

In arrivo la torpediniera italiana

Nel corso della prima guerra mondiale la marina militare italiana decise, insieme a quella tedesca, di approntare delle nuove unità navali del tutto simili alle cacciatorpediniere ma con un dislocamento inferiore. Per questa ragione decise di classificare le unità navali di questo tipo come torpediniere creando a questo scopo la classe Generali.

Le unità navali della classe Generali disponevano, in effetti, di un dislocamento, alla costruzione, di poco più di 600 tonnellate ma che potevano raggiungere a pieno carico un valore di 830 tonnellate. Queste particolari torpediniere riuscivano a raggiungere una velocità di circa 30 nodi grazie alla presenza di un apparato propulsivo costituito da due gruppi di turbine a vapore a due assi in grado di esprimere una potenza di 15000 hp. La classe Generali imbarcava 105 uomini tra marinai a ufficiali di bordo che, oltre a manovrare la nave, dovevano sovraintendere all’armamento di bordo costituito da 3 cannoni in impianti singoli con un calibro da 102 mm e due cannoni da 76 mm per uso contraerea.

L’armamento di bordo comprendeva anche 18 mine e due lanciasiluri binati da 405 mm.

Un soldato lancia una granata

Granate e mine softair, esplosioni di fumo e pallini

Squadra di softgunners durante una combatDurante una battaglia in genere i soldati si scontrano utilizzando le proprie armi leggere come fucili e pistole ma anche armi un po’ più “pesanti come bazooka e lanciarazzi; durante le fasi della battaglia inoltre vengono spesso usati ordigni esplosivi che hanno la funzione di fare più danni con una sola deflagrazione.

Questo tipo di ordigni in genere sono bombe a mano, le cosiddette granate, o mine capaci di esplodere tramite meccanismi a tempo o altri tipi di dispositivi, spolette, che innescano l’esplosivo al passaggio dei soldati nemici.

Ootori, da gregario a capoclasse

La classe Ootori, o anche denominata Ōtori, nasceva nel 1934 per un incidente marittimo che coinvolse l’allora capoclasse Tomodzura; in effetti, la Tomodzura si capovolse durante alcune prove in mare per il peso eccessivo degli armamenti dell’unità navale.

In base ai trattati internazionali che dovette stipulare il Giappone, in primis il trattato navale di Londra, alla marina militare giapponese non venne più concesso di costruire unità navali di grande tonnellaggio e, per questa ragione, il Giappone, così come alle altre potenza militari, fece ogni sforzo per approntare unità navali con la maggior concentrazione di armi e apparecchiature su scafi di dimensioni e tonnellaggio ridotti allo scopo di cercare, in un certo senso, di eludere il trattato.

Soldato afghano spara con lanciarazzi RPG-7

RPG-7, il lanciarazzi sovietico che piace tanto agli arabi

Soldato Russo imbraccia un RPG-7Ci sono alcune armi che sono divenute nell’immaginario collettivo uno standard dell’equipaggiamento dei soldati sovietici ma ancora di più, in un’ottica negativa, dell’armamentario a disposizione dei terroristi arabi in generale; una di queste armi è il fucile d’assalto Kalashnikov e l’altra è il lanciarazzi RPG nelle varie versioni.

Il più noto e diffuso modello di questo lanciarazzi portatile anticarro è l’RPG-7, evoluzione della precedente versione RPG-2; il modello RPG-7, noto anche come RPG-7V fu adottato nel 1961 dall’esercito sovietico ed ancora oggi è largamente usato in molti Paesi del mondo facenti parte del raggio d’influenza russo.

Soldati sloveni armati con FN F2000

FN F2000, il fucile d’assalto belga

Pattuglia di soldati sloveni armati con FN F2000Molte armi moderne vengono realizzate con forme e materiali sempre più avveniristici, allo stesso modo anche i principi di funzionamento, in molti casi sono tra i più moderni  ed innovativi; una di queste armi è il fucile d’assalto di produzione belga FN F2000, più comunemente conosciuto come F2000, un fucile d’assalto automatico di tipo bullpup in calibro 5,56×45 NATO prodotto dalla fabbrica d’armi belga Fabrique Nationale de Herstal.

Il progetto di questo fucile fu sviluppato nel 2000, da cui deriva la denominazione F2000, ma il pubblico lo conobbe solo l’anno successivo; l’idea di base per questo fucile era la realizzazione di un’arma modulare per ogni tipo di tiratore capace di integrare altri sistemi d’arma.