
Il TRG-42 è il fucile di precisione per eccellenza adottato da reparti speciali per azioni mirate, incluso il GIS dell’Arma dei Carabinieri nella versione 338 Lapua Mag. Il fucile è distribuito in Italia dalle industrie Beretta con un peso di 5,1 kg e una lunghezza totale senza distanziali del calciolo e freno di bocca di 1200 mm e una lunghezza della canna di 690 mm.
Il fucile dispone di interessanti caratteristiche tecniche apprezzati dai corpi speciali; in effetti, il calcio del fucile è realizzato in poliuretano rinforzato con un inserto in alluminio al quale è fissata l’asta guardamano.
Qualsiasi reparto speciale è una struttura elitaria e, per via dell’esigenza di essere costantemente pronta in ogni luogo e sotto qualsiasi condizione, ha la necessità di utilizzare armi in grado di affrontare ogni esigenza operativa. Non solo, il GIS, come qualsiasi struttura simile, deve verificare ogni sistema d’arma al fine di selezionare la propria dotazione per qualsiasi tecnica di intervento. Non esistono indicazioni ufficiale sulle possibilità di difesa e di attacco dei componenti del GIS perché, com’è ovvio, ogni informazione di questo tipo sono strettamente riservate anche se, grazie alla letteratura in gioco, è possibile presumere che il corpo scelto dell’Arma dei Carabinieri utilizza due modelli di pistole: l’italiana Beretta 92 fs e la Glock in tecnopolimeri austriaca da 17 e 23 dell’omonima casa austriaca.
Le nuove tecnologie forniscono continue innovazioni in fatto di armi e sistemi d’arma ma negli ultimi anni hanno avuto un ruolo rilevante anche nella produzione di accessori e abbigliamento per la caccia, il tiro sportivo ed ogni altro tipo di attività outdoor. Per quanto concerne la caccia sportiva le moderne tecnologie forniscono ogni giorno materiali innovativi che permettono agli amanti di questo sport di praticarlo al meglio in assoluto confort.
Tutti gli amanti del tiro sportivo con armi a CO2 da 4,5 mm conoscono ormai le repliche prodotte dalla
Nello sviluppo delle nuove armi si tiene sempre più conto dell’innovazione e dell’introduzione di nuovi materiali; una delle aziende più all’avanguardia da questo punto di vista è proprio l’italiana Beretta.
Per gli amanti del tiro sportivo è possibile trovare in commercio una vasta gamma di modelli di armi ad aria compressa, sia pistole che carabine; con la diffusione delle bombolette CO2 di misura ridotta si sono sviluppate sempre più armi ad aria compressa repliche fedeli di reali armi da fuoco.
Si propone spesso l’esigenza, soprattutto da parte delle Forze di Polizia, di avere un’arma lunga capace di camerare le stesse cartucce delle pistole d’ordinanza; la
Per accontentare le esigenze di coloro che vorrebbero esercitarsi al tiro ma non vogliono frequentare un poligono alcune aziende hanno ideato già in passato armi ad aria compressa capaci di sparare pallini metallici di varia forma del calibro di 4,5 mm che non rientrassero nell’ambito delle armi comuni da sparo.
Il primo fucile d’assalto ufficialmente adottato dall’Esercito Italiano nel 1959 fu il Beretta BM 59 conosciuto anche come FAL (Fucile Automatico Leggero); solo nel 1961 però il fucile fu distribuito ai reparti.
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