Il Gruppo di Intervento Speciale, o GIS, dell’Arma dei Carabinieri utilizza, come gli altri corpi speciali,il TRG-42 della Sako. L’ottica in un’arma di questo tipo acquisisce una importanza fondamentale perché assicura al tiratore scelto uno strumento che consenta di colpire il bersaglio con vera precisione. Il costruttore, per il modello TRG 42, consiglia l’impiego di un supporto per ottica a tre anelli con due viti esagonali di fissaggio dove i tre anelli sono disponibili con diametro di 30mm e di 34mm.
Incursore Paracadutista IX Reggimento Col Moschin, il perfezionamento dopo un duro addestramento
Dopo una dura selezione ed un ancor più duro addestramento articolato tra il corso OBOS, Operatore Basico per Operazioni Speciali ed il corso di specializzazione per Paracadutista Guastatore, un aspirante incursore può dirsi quasi giunto alla meta prefissata ma manca ancora un ultimo consistente passo.
Una volta conseguito il brevetto per Paracadutista Guastatore infatti l’ultimo passo da fare per gli aspiranti incursori è il superamento del corso di Perfezionamento per Incursore Paracadutista. Questo corso di specializzazione dura trentasei settimane, dieci in più del già duro corso da guastatore, ed è finalizzato alla maggiore specializzazione dei soldati completandone la formazione e rendendoli quindi capaci di operare in ogni tipo di ambiente e situazione con le modalità di impiego delle Forze Speciali.
Paracadutista Guastatore, ancora un passo per divenire Incursore del IX Reggimento “Col Moschin”
Una volta superato tutte le selezioni preliminari ed il successivo corso per OBOS, Operatore Basico per Operazioni Speciali, gli aspiranti incursori del sono al loro stadio iniziale e restano ancora presso il RAFOS dove saranno avviati all’addestramento di specializzazione.
La specializzazione permette all’Operatore OBOS di giungere allo stadio finale dell’iter formativo che gli permetterà di divenire un Incursore; questo periodo di addestramento specialistico è costituito da due parti: la Specializzazione per Paracadutista Guastatore e, la parte finale, il Perfezionamento per Incursore Paracadutista.
Sako TRG 42, i supporti per l’ottica
Il Sako TRG 42 è un’arma di precisione per medie e lunghe distanze in calibro .338 utilizzata da diversi reparti speciali di ogni Paese.
L’arma e dotata di un’ottica Schmidt & Bender PM II ad ingrandimento variabile 3-12×50, visto il particolare uso del fucile, mentre il tubo dell’ottica è stato maggiorato a 34 mm.
OBOS (Operatore Basico per Operazioni Speciali), il primo passo per divenire Incursore del IX “Col Moschin”
I membri delle Forze Speciali sono uomini super addestrati capaci di compiere missioni ad alto rischio, pronti ad agire in qualsiasi situazione prendendo decisioni critiche in poche frazioni di secondo.
Per questo motivo ogni membro delle Forze Speciali, in particolare del IX Reggimento Incursori Paracadutisti “Col Moschin”, viene sottoposto ad una durissima selezione e solo nel caso riesca a superarla con successo viene ammesso al corso OBOS, Operatore Basico per Operazioni Speciali.
GIS e il suo TRG-42, il fucile di precisione
Il TRG-42 è il fucile di precisione per eccellenza adottato da reparti speciali per azioni mirate, incluso il GIS dell’Arma dei Carabinieri nella versione 338 Lapua Mag. Il fucile è distribuito in Italia dalle industrie Beretta con un peso di 5,1 kg e una lunghezza totale senza distanziali del calciolo e freno di bocca di 1200 mm e una lunghezza della canna di 690 mm.
Il fucile dispone di interessanti caratteristiche tecniche apprezzati dai corpi speciali; in effetti, il calcio del fucile è realizzato in poliuretano rinforzato con un inserto in alluminio al quale è fissata l’asta guardamano.
GIS, ecco il Sako TRG 42
Il GIS per assolvere alle sue missioni utilizza il fucile Sako TRG 42 con calibro 338: è un’arma efficiente che permette di offrire una ottima spalla al tiratore scelto.
L’obiettivo dell’arma è estremamente semplice: è stata pensata e realizzata per colpire il bersaglio cercando di coniugare le differenti esigenze di ogni tiratore scelto pensando ad ogni minimo particolare.
In effetti, l’arma offre la possibilità di adattarsi alla conformazione, all’impostazione di tiro e allo stile del tiratore: il grilletto, l’appoggiaguancia ed il calciolo sono totalmente regolabili.
IX Reggimento “Col Moschin”, la selezione dei futuri Incursori Paracadutisti
Pochi sanno di loro, ma ci sono; quando c’è bisogno di portare a termine missioni speciali ad altissimo rischio in territorio nemico intervengono, agiscono e tornano alla base molto spesso senza che nessuno li abbia visti, tranne il nemico probabilmente.
Questo è quello che fanno gli uomini delle Forze Speciali in tutto il mondo; sono soldati super addestrati capaci di agire in ogni situazione prendendo decisioni critiche in poche frazioni di secondo. In Italia uno dei migliori reparti speciali militari, con una storia di quasi cento anni, che si distingue per la preparazione e per le numerose missioni portate a termine con successo è il IX Reggimento “Col Moschin” della Brigata Paracadutisti Folgore.
GIS, Italia: i fucili di precisione
Il GIS utilizza, in base ad ogni esigenza operativa, armi che possono assicurare ai reparti direttamente schierati le capacità offensive proporzionali all’azione da compiere.
Tra questi sicuramente assumono una posizione importante il fucile d’assalto AUG con calibro 5.56 mm e l’arma di precisione HK PSG-1.
Il fucile d’assalto AUG, acronimo di Armee Universal Gewehr, è di fabbricazione austriaca utilizzato dal 1978 in operazioni di polizia e militari ed è utilizzato in diversi Paesi. Il progetto iniziale è del 1960, come rimpiazzo dell’Stg. 58 prodotto dalla società austriaca Steyr, ma nel 1977 subì alcune modifiche e venne adottato dall’esercito austriaco come uno dei primi fucili bullpup.
IX Reggimento “Col Moschin”, il reparto speciale della Brigata Paracadutisti Folgore
Nei moderni scenari bellici hanno un ruolo sempre più rilevante gli uomini delle Forze Speciali. Ogni Paese, ormai da anni, addestra interi reparti che hanno lo scopo di compiere missioni speciali ad alto rischio per la liberazione di ostaggi, la cattura di terroristi e criminali di spicco a livello internazionale ma anche il sabotaggio e la distruzione di obbiettivi nemici nel quadro di più vaste operazioni militari.
Già in epoche passate esistevano forze speciali dei vari eserciti che avevano il compito di compiere missioni speciali. Anche l’Italia da sempre si è dotata di reparti speciali militari e non costituiti da uomini super addestrati con un altissimo livello di specializzazione; tra le forze speciali militari italiane spicca sicuramente il XI Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” per tutti conosciuto come il Nono.