La spada bastarda, anche definita spada a una mano e mezza, presenta caratteristiche intermedie tra la spada classica a una mano e la spada a due mani o spadone. Le varie peculiarità che la pongono a metà strada fra le altre tipologie di spade medievali e rinascimentali permette al combattente di poter utilizzare tecniche di scherma a loro volta peculiari. Secondo molti storici la spada bastarda è andata diffondendosi per contrastare l’efficacia sempre maggiore delle corazze (specialmente di piastre).
Beretta 98, smontiamola: funzionalità e caratteristiche
Della Beretta 98 abbiamo già parlato varie volte. Oggi esaminiamo più da vicino le caratteristiche peculiari di questa semiautomatica così in voga negli Stati Uniti ed anche in molti Paesi europei, sia come pistola d’ordinanza militare e delle forze di polizia, sia in ambito civile.
Otturatore di Tipo Aperto. L’otturatore di tipo aperto, caratteristica della Beretta 98 FS, serve a scongiurare il pericolo di inceppamento della pistola. Consente inoltre di introdurre la cartuccia direttamente in camera in casi estremi, come quando il caricatore si danneggia o cade e si smarrisce durante un’operazione.
Beretta 98 FS: semiautomatica militare e civile senza sorprese
Dato che della storica Beretta 92 non si parlerà mai troppo, esaminiamo oggi alcune delle caratteristiche che non vi abbiamo ancora illustrato sulla sua “gemella” 98 FS, questa semiautomatica classica, adatta sia all’uso militare che a quello civile. Negli Stati Uniti è stata in gran voga ed è alquanto apprezzata anche oggi, conosciuta sotto il nome di M9 tra i militari degli Usa, che la hanno in dotazione come arma da fianco. E’ considerata la pistola più testata della storia, e pertanto la più affidabile. La casa produttrice va particolarmente fiera del fatto di poter sbandierare la ben nota severità dei test made in Usa sulle armi, e la Beretta 92 FS non è stata beneficiata, occorre dirlo, di nessun trattamento di riguardo. Pare che durante le prove su pistole scelte a caso non sia mai successo che prima del colpo numero 30mila il revolver presentasse il benché minimo difetto o disfunzione durante il tiro.
Beretta 98: semiautomatica in quattro versioni
Dei modelli di Beretta 98 abbiamo finora preso in considerazione solo quello più classico: la Beretta 98 FS. Andiamo ad analizzare oggi insieme gli altri tre modelli di sistema operativo nei quali è disponibile questa pistola semiautomatica, confrontandoli anche con il più diffuso FS. Le funzioni dei vari sistemi operativi variano per caratteristiche e in quanto a funzioni di sicurezza. Vediamone uno schema riassuntivo molto sintetico.
Beretta 98 FS. Può essere usata in modalità doppia azione o in singola azione. La sicura manuale è ambidestra, munita di dispositivo di abbattimento del cane, di svincolo del grilletto dal gruppo di scatto, di rotazione della parte posteriore del percussore. E’ munita inoltre di una sicura automatica sul percussore.
Mg 42: dalla seconda guerra mondiale ad oggi
L’Mg 42, propriamente detto Maschinengewehr 42, di calibro 7,92 mm, era fino alla fine della seconda guerra mondiale la mitragliatrice più diffusa tra le fila dell’esercito tedesco, a partire dal 1942, anno del suo ingresso sul mercato. Oggi è ancora in uso nell’Esercito Italiano, soprattutto nei reparti di fanteria, la versione Mg 42/59. Questa mitragliatrice può essere utilizzata sia senza appoggio che su bipiede o treppiede, ed è tutt’oggi in uso in ognuna di queste modalità.
Guncell, pistola telefonino e arma segreta non ancora regolare
Nasce negli Stati Uniti la Guncell. Esaminiamo dunque questa volta una pistola non di tipo legalmente detenibile, come quelle di cui siamo abituati a parlare nel nostro sito. E’ un’arma celata sotto le mentite spoglie di un telefonino, ed a titolo di conoscenza andiamo a verificarne le caratteristiche. Non certo dall’aspetto molto moderno, come cellulare questo tipo di marchingegno non avrebbe oggi alcun successo sul mercato, data la sua scarsa somiglianza con i telefonini di ultima generazione. In effetti non è dotato neppure della possibilità di fungere da telefono, ma il suo asso nella manica sta proprio nel fatto di essere un’arma camuffata.
Beretta 70: storia e modelli
Dopo aver dato il dovuto spazio a vari modelli di semiautomatica di casa Beretta, come la Beretta 92, la Beretta 96 e la Beretta 98, vediamo questo meno conosciuto modello 70 Beretta. Sempre una semiautomatica, si basa su un sistema di chiusura a massa. E’ munita di caricatore monofilare, disponibile nelle versioni da 8 colpi (in calibro 7,65) o da 10 colpi (in calibro 22 LR).
Il wakizashi, spada gemella della katana
Il wakizashi è una spada giapponese dalla tipologia simile a quella della più famosa katana, fatta esclusione per la lunghezza decisamente inferiore: tra i 50 e gli 80 cm complessivi. L’importanza del wakizashi è molto più grande di quanto spesso si pensi: definito anche come il “guardiano dell’onore” il wakizashi veniva portato al fianco dai samurai in abbinamento con la katana e, se questa talvolta non veniva indossata, dal wakizashi il samurai non si separava mai.
Semiautomatiche Glisenti 1910 e successive: tesori da amatori
La pistola Glisenti, che forse viene ricordata meno spesso rispetto ad altre storiche armi, è stata, secondo gli storici, la primissima semiautomatica usata come pistola da fianco degli ufficiali delle Forze Armate italiane. I primi prototipi della Glisenti videro la luce addirittura nel lontano 1905, originando il modello Glisenti 1905/6, prototipo che fu poi seguito dalla Glisenti 1910, dalla Glisenti Brixia 1913 e dalla Glisenti Brixia 1920. A tutti e cinque questi modelli della storica Glisenti è dedicato il libro edito nel 2011 “Le cinque vite della Glisenti”, scritto a due mani da Emanuele Marcianò e Adriano Simoni: un viaggio nella storia di questa semiautomatica, corredato del sul manuale di istruzioni e dagli atti ufficiali della Commissione d’inchiesta dell’Esercito italiano che hanno riguardato questa pistola.
Armi medievali: la spada a due mani
Tra le varie spade in uso nel medioevo europeo la spada a due mani è quella che presenta una maggiore lunghezza della lama, tra i 120 e 150 cm, e quindi anche maggior peso e potenza nell’impatto. Data la lunghezza della lama anche la larghezza della stessa è decisamente più ampia rispetto alle spade normali e alle cosiddette spade bastarde, per questo motivo le spade a due mani, o two-handed sword, sono caratterizzate da una scanalatura e da un doppio filo, ovvero una doppia affilatura, presente su entrambi i lati della lama.