Il Tornado passa le consegne al Eurofighter Typhoon

Panavia Tornado, dalla guerra fredda all’Afghanistan

Panavia Tornado AMIUno degli aerei militari più conosciuti nel mondo per versatilità ed efficienza che nonostante l’età riesce ancora a farsi onore nei moderni scenari di guerra: è il Panavia Tornado (Panavia PA200 Multi Role Combat Aircraft Tornado).

Il Tornado è un aereo da caccia multiruolo il cui progetto fu sviluppato alla fine degli anni ’60 dall’Italia in collaborazione con l’Inghilterra e quella che allora si chiamava Germania Ovest. L’aereo effettuò il primo volo il 14 agosto 1974 e da allora è giunto fino ai giorni nostri compiendo numerose missioni operative, in altrettanti scenari bellici, in tutto il mondo tra cui le prime operazioni militari nel Golfo Persico, nei territori balcanici, in Iraq e attualmente in Afghanistan.

La classe Pennsylvania

Le navi della classe Pennsylvania rappresentano un approdo di una lunga politica di ammodernamento della marina militare americana, US Navy.
In effetti, l’esigenza di adattare le navi militari alle continue mutate esigenze marine partì dalle Michingan per poi passare dalla Delaware e della Florida fino alla Wyoming.

Le corazzate della classe Pennsylvania furono le prime della US Navy ad avere tutto l’armamento principale in torri trinate: le cinque torri della Delaware e della Florida furono sostituite dalle sei della Wyoming disposte sull’asse longitudinale della nave per passare al Pennsylvania con quattro torri trinate che assicuravano una bordata di 12 cannoni da 356 mm.

Freccia (VBM), Veicolo Blindato Medio Multiruolo

Carro VBM Freccia dell'Esercito Italiano operativo in AfghanistanDall’esigenza dell’Esercito Italiano di avere un veicolo APC (Armoured Personnel Carrier), ovvero un veicolo blindato capace di portare una squadra di soldati sul campo di battaglia in sicurezza nasce il Veicolo Blindato Medio “Freccia”.

Il nuovo carro Freccia nasce dalla classe dei carri Centauro ed è stato progettato e prodotto, come altri veicoli dell’esercito e lo stesso Centauro, dal Consorzio Iveco Fiat-Oto Melara; questo veicolo digitalizzato, primo in assoluto operativo nell’Esercito Italiano, costituisce la principale piattaforma della nuova Brigata Terrestre NEC nell’ambito del programma Soldato Futuro.

RaketenPanzerBüchse, la risposta tedesca al bazooka

Il RaketenPanzerBüchse rappresenta di certo la risposta nazista al bazooka da quando nel 1943 catturarono alcuni esemplari M1 da 60 mm in Africa. In effetti, i tecnici militari tedeschi apprezzarono da subito la sua semplicità e la facilità d’uso per le operazioni controcarro.

I primi esemplari tedeschi sembrarono, in realtà, a dei Puppchen ma con piccole varianti; in effetti, rispetto a questa particolari arma lanciarazzi tedesca, la variante RaketenPanzerBüchse differivano per via dell’inserimento dell’accensione elettrica.

L’arma  solo successivamente fu denominata RaketenPanzerBüchse 43 8,8 cm, o RPzB 43, ed era costituito da un tubo aperto alle due estremità dal quale veniva lanciato il razzo.

Il fucile BM59 munito di baionetta

Beretta BM 59, il FAL dell’Esercito Italiano

Il fucile d'assalto Beretta BM59 FALIl primo fucile d’assalto ufficialmente adottato dall’Esercito Italiano nel 1959 fu il Beretta BM 59 conosciuto anche come FAL (Fucile Automatico Leggero); solo nel 1961 però il fucile fu distribuito ai reparti.

In precedenza l’Esercito Italiano utilizzava il fucile americano Garand M1 calibro 30-06 (7,62 × 63 mm) come arma d’ordinanza e, dopo averne ottenuto la licenza, la Fabbrica d’Armi Beretta cominciò a produrlo autonomamente. Nonostante il Garand si fosse dimostrato uno dei migliori fucili da fanteria, dopo la fine del secondo conflitto mondiale la sempre più estesa diffusione di armi automatiche portatili ne evidenziò l’obsolescenza. Inoltre alla fine degli anni cinquanta la NATO stabilì, tra i requisiti necessari per i fucili adottati dai Paesi membri, un peso minore rispetto al Garand, possibilità di tiro a raffica e l’uniformità delle munizioni adottate, in particolare le cartucce calibro 7,62 × 51 mm NATO; con tali disposizioni si richiedeva implicitamente la modifica delle armi già utilizzate o, in alternativa, la progettazione di nuove armi.

Veicolo Puma 4x4 in missione operativa

Puma (VBLM), Veicolo Blindato Leggero Multiruolo

Puma 6x6 Veicolo Blindato Leggero MultiruoloLa maggior parte degli eserciti dispone di veicoli da combattimento leggeri che possano spostarsi velocemente trasportando armamenti e truppe; questi veicoli vengono chiamati APC (Armoured Personnel Carrier) ovvero veicolo blindato trasporto truppe. L’APC dell’Esercito Italiano è il Puma.

Il Puma è un Veicolo Blindato Leggero, adatto al combattimento per operazioni a bassa intensità, solitamente impiegato per esplorazione tattica ed operazioni fuori area. Il veicolo è di tipo gommato e viene prodotto prodotto dal “consorzio Iveco Fiat – Oto Melara sia nella versione 4×4 che nella versione 6×6. Le due versioni differiscono tra loro per dimensioni e capienza oltre che per la trazione.

L’arma da sostegno B-300

La B-300, prodotta dalle Israeli Military Industries, è stata realizzata per rispondere alle esigenze della fanteria e ha trovato, fin dall’inizio, il suo largo impiego nelle applicazioni controcarri anche se dispone di un calibro da 82 mm utilizzato in un proietto semiautopropulso, ovvero a razzo, agganciato alla parte posteriore del tubo di lancio in un contenitore sigillato.

La lunghezza della B-300 è di 1,38 metri comprensiva di carica o di 0,755 metri con il solo tubo di lancio. Il proietto della B-300 dispone di una gittata di 400 metri con una velocità iniziale di 270 m/s ed è in grado di perforare una corazza da 400 mm, la gittata aumenta in caso di utilizzo con armi illuminanti.

Le uniformi dell’Aeronautica Militare

Le uniformi dell’Aeronautica Militare si distinguono in uniforme Ordinaria, uniforme di Servizio, uniforme da Cerimonia ed uniforme Storica, e devono essere indossate sia nello svolgimento del servizio che nelle occasioni in cui è richiesto il riconoscimento dell’appartenenza al corpo militare.

L’uniforme di Servizio è costituita da pantaloni classici di colore grigio azzurro scuro, giacca grigio azzurro scuro con bottoni dorati, camicia azzurra, cravatta nera, cintura di colore blu scuro, scarpe di pelle nera, calze nere e berretto o bustina di colore grigio azzurro scuro.

In determinate situazioni climatiche la giacca può essere sostituita da un giubbetto, da un cappotto o da un impermeabile sempre di colore grigio azzurro scuro. L’uniforme di Servizio viene poi completata con stellette (in plastica o in metallo, a seconda del grado) e dai distintivi di ruolo o di categoria in plastica.

La variante femminile dell’uniforme di Servizio prevede l’uso della gonna in tessuto grigio azzurro scuro, delle scarpe a mezzo tacco e dei collant di colore neutro.