Il Law 80, o arma leggera controcarro 80, in uso presso le forze armate britanniche e soprattutto da parte di corpi speciali quale il Sas dell’esercito inglese, è più spesso denominata con l’appellativo errato di Law 94, equivoco dovuto probabilmente al suo calibro, che è di 94 mm. Si tratta di un’arma portatile abbastanza maneggevole, che chiusa misura un metro. La lunghezza del Law 80 estesa è di un metro e mezzo. Il peso di quest’arma è di 8,8 kg se priva di munizioni, mentre il proiettile corrispondente pesa altri 4 kg. La conformazione del Law 80 appare sostanzialmente costituita di una canna allungabile, ed è dotata di sistema integrato da 9 millimetri.
controcarro
RPG-7, il lanciarazzi sovietico che piace tanto agli arabi
Ci sono alcune armi che sono divenute nell’immaginario collettivo uno standard dell’equipaggiamento dei soldati sovietici ma ancora di più, in un’ottica negativa, dell’armamentario a disposizione dei terroristi arabi in generale; una di queste armi è il fucile d’assalto Kalashnikov e l’altra è il lanciarazzi RPG nelle varie versioni.
Il più noto e diffuso modello di questo lanciarazzi portatile anticarro è l’RPG-7, evoluzione della precedente versione RPG-2; il modello RPG-7, noto anche come RPG-7V fu adottato nel 1961 dall’esercito sovietico ed ancora oggi è largamente usato in molti Paesi del mondo facenti parte del raggio d’influenza russo.
Iveco SuperAV (VBA), dal Centauro il futuro Veicolo Blindato Anfibio
Nonostante le innumerevoli difficoltà le Forze Armate italiane volgono sempre uno sguardo all’innovazione tecnologica soprattutto dei mezzi finalizzata alla sicurezza dei propri uomini; tra i veicoli militari in fase di sperimentazione potrebbe divenire operativo per i soldati italiani un nuovo mezzo anfibio blindato APC: è l’Iveco SuperAV.
Il SuperAV è un veicolo corazzato di tipo APC (Armoured Personnel Carrier) gommato 8×8 che nasce dal progetto base del VBM 8×8 Freccia in dotazione all’Esercito Italiano; il prototipo di questo mezzo anfibio, sviluppato dalla divisione Defence Vehicles della Iveco, è stato presentato all’edizione 2010 dell’Eurosatory, il Salone Internazionale delle Forze terrestri.
Freccia (VBM), Veicolo Blindato Medio Multiruolo
Dall’esigenza dell’Esercito Italiano di avere un veicolo APC (Armoured Personnel Carrier), ovvero un veicolo blindato capace di portare una squadra di soldati sul campo di battaglia in sicurezza nasce il Veicolo Blindato Medio “Freccia”.
Il nuovo carro Freccia nasce dalla classe dei carri Centauro ed è stato progettato e prodotto, come altri veicoli dell’esercito e lo stesso Centauro, dal Consorzio Iveco Fiat-Oto Melara; questo veicolo digitalizzato, primo in assoluto operativo nell’Esercito Italiano, costituisce la principale piattaforma della nuova Brigata Terrestre NEC nell’ambito del programma Soldato Futuro.
RaketenPanzerBüchse, la risposta tedesca al bazooka
Il RaketenPanzerBüchse rappresenta di certo la risposta nazista al bazooka da quando nel 1943 catturarono alcuni esemplari M1 da 60 mm in Africa. In effetti, i tecnici militari tedeschi apprezzarono da subito la sua semplicità e la facilità d’uso per le operazioni controcarro.
I primi esemplari tedeschi sembrarono, in realtà, a dei Puppchen ma con piccole varianti; in effetti, rispetto a questa particolari arma lanciarazzi tedesca, la variante RaketenPanzerBüchse differivano per via dell’inserimento dell’accensione elettrica.
L’arma solo successivamente fu denominata RaketenPanzerBüchse 43 8,8 cm, o RPzB 43, ed era costituito da un tubo aperto alle due estremità dal quale veniva lanciato il razzo.
Beretta BM 59, il FAL dell’Esercito Italiano
Il primo fucile d’assalto ufficialmente adottato dall’Esercito Italiano nel 1959 fu il Beretta BM 59 conosciuto anche come FAL (Fucile Automatico Leggero); solo nel 1961 però il fucile fu distribuito ai reparti.
In precedenza l’Esercito Italiano utilizzava il fucile americano Garand M1 calibro 30-06 (7,62 × 63 mm) come arma d’ordinanza e, dopo averne ottenuto la licenza, la Fabbrica d’Armi Beretta cominciò a produrlo autonomamente. Nonostante il Garand si fosse dimostrato uno dei migliori fucili da fanteria, dopo la fine del secondo conflitto mondiale la sempre più estesa diffusione di armi automatiche portatili ne evidenziò l’obsolescenza. Inoltre alla fine degli anni cinquanta la NATO stabilì, tra i requisiti necessari per i fucili adottati dai Paesi membri, un peso minore rispetto al Garand, possibilità di tiro a raffica e l’uniformità delle munizioni adottate, in particolare le cartucce calibro 7,62 × 51 mm NATO; con tali disposizioni si richiedeva implicitamente la modifica delle armi già utilizzate o, in alternativa, la progettazione di nuove armi.
Puma (VBLM), Veicolo Blindato Leggero Multiruolo
La maggior parte degli eserciti dispone di veicoli da combattimento leggeri che possano spostarsi velocemente trasportando armamenti e truppe; questi veicoli vengono chiamati APC (Armoured Personnel Carrier) ovvero veicolo blindato trasporto truppe. L’APC dell’Esercito Italiano è il Puma.
Il Puma è un Veicolo Blindato Leggero, adatto al combattimento per operazioni a bassa intensità, solitamente impiegato per esplorazione tattica ed operazioni fuori area. Il veicolo è di tipo gommato e viene prodotto prodotto dal “consorzio Iveco Fiat – Oto Melara sia nella versione 4×4 che nella versione 6×6. Le due versioni differiscono tra loro per dimensioni e capienza oltre che per la trazione.
L’arma da sostegno B-300
La B-300, prodotta dalle Israeli Military Industries, è stata realizzata per rispondere alle esigenze della fanteria e ha trovato, fin dall’inizio, il suo largo impiego nelle applicazioni controcarri anche se dispone di un calibro da 82 mm utilizzato in un proietto semiautopropulso, ovvero a razzo, agganciato alla parte posteriore del tubo di lancio in un contenitore sigillato.
La lunghezza della B-300 è di 1,38 metri comprensiva di carica o di 0,755 metri con il solo tubo di lancio. Il proietto della B-300 dispone di una gittata di 400 metri con una velocità iniziale di 270 m/s ed è in grado di perforare una corazza da 400 mm, la gittata aumenta in caso di utilizzo con armi illuminanti.
Mitragliatrice Gatling, la tempesta di fuoco
La Gatling è una mitragliatrice che adotta un sistema a canne rotanti alle quali sono collegati altrettanti percussori. In pratica ogni cartuccia viene spinta in avanti fino al momento della percussione in modo che ogni canna spara un unico colpo in modo ciclico durante la rotazione, quindi l’arma espelle il bossolo vuoto e carica automaticamente una nuova cartuccia per poi ricominciare il ciclo di fuoco. Il sistema Gatling permette una maggiore velocità di fuoco a confronto di un minore surriscaldamento delle canne e quindi minore probabilità di inceppamento dovuti in genere proprio al forte volume di fuoco che in questo tipo di arma viene distribuito sulle molteplici canne.
La mitragliatrice Gatling fu inventata dal progettista americano Richard Jordan Gatling nel 1861 e possiamo considerarla la prima mitragliatrice della storia. Nei primi modelli di questa mitragliatrice il moto di rotazione della canne, con relative carica della cartuccia ed espulsione del bossolo, veniva impresso dall’azione manuale su una manovella azionata dall’operatore. Rispetto alle moderne armi dello stesso tipo la Gatling veniva alimentata da munizioni sciolte grazie ad un caricatore metallico a forma conica all’interno del quale le munizioni scendevano per gravità e anziché unite da cingoli o stecche.
Il Northover Projector, l’arma della Home Guard britannica
All’indomani del fatti di Dunkerque il timore di un’eventuale invasioni nazista ai danni della Gran Bretagna crebbero tanto che il governo inglese pensò di equipaggiare la Home Guard di armi controcarro e, nel caso particolare, si pensò alla Northover Projector.
Questa particolare arma poteva, o almeno così era stata concepita, lanciare una bottiglia piena di fosforo contro i carri armati nemici con un calibro di 63.5 mm e un peso di 27,2 kg per il lanciaproiettili e con l’affusto si arrivava a 33,6 kg. Il Northover Projector poteva scaraventare la bottiglia fino a 91 metri, anche se i manuali tecnici riportavano il dato di 274 metri.